Suggestiva l’idea avuta dalla casa discografica veronese Manzanilla con il progetto “La città dell’amore”: raccontare in otto tracce rock storie di cronaca nera avvenute realmente nella provincia Scaligera. Gli interpreti cambiano di volta in volta e anche solo leggendo i titoli si ha un’idea di come è impostato il lavoro.
1. La disperazione delle ultime ore
2. Ora sei un angelo e ci starai vicino
3. Prima strangolate e dopo sgozzate
4. Due persone per bene e i bambini erano felici
5. Zittita la “band di Satana”
6. Strangola la moglie e soffoca il figlio
7. La verità dell’assassino
8. Fiori bianchi per…, bimba solare
La prima storia raccontata in “La disperazione delle ultime ore” è quella di due amanti che, dopo aver passato tutta la notte in macchina, aspettano le prime ore del giorno per uccidersi. La voce fredda di Elena Sauro fa gelare il sangue nelle vene (questa sensazione è costante per gli otto pezzi) grazie anche alla base che va scemando intorno all’ultimo minuto conferendo importanza al finale.
Non sono solo le storie di coppie ufficiali o clandestine a comporre il progetto: “Ora sei un angelo e ci starai vicino” racconta di un diciottenne ucciso a Gardaland per una tragica fatalità, sette minuti dedicati alla cerimonia funeraria con qualche citazione direttamente dall’omelia e dai discorsi tenuti dai presenti. Un brano molto toccante che ha come valore aggiunto l’atmosfera sofferta che si viene a creare per via delle sonorità cupe.
Madre e sorella sono le protagoniste di “Prima strangolate e dopo sgozzate” che si differenza dai brani precedenti sia per la “leggerezza” dell’interpretazione (quasi fosse l’autrice del delitto stesso a raccontarla visto che come scopriremo all’inizio sembrava quasi assente durante l’interrogatorio e dipendente da psicofarmaci ) che per la base fatta quasi interamente da rumori salvo poi progredire con un suono più deciso.
“Due persone per bene e i bambini erano felici” il professionale Jonathan Zenti ci fa riflettere su cosa può spingere l’essere umano ad uccidere nonostante abbia una “vita normale” a detta dei vicini di casa.
Viste le atmosfere sinistre e il tema costante della morte su cui è stato costruito l’intero programma, non poteva mancare un pezzo sulla musica del Demonio e perciò fa ingresso “Zittita la ‘band di Satana’”dove “zittita” sta per concerto annullato dopo le pressioni fatte dai Papa boys e delle autorità locali. In “Strangola la moglie e soffoca il figlio” i tempi sono ben scanditi dal suono della batteria e della chitarra che danno ancora più un aspetto teatrale alla narrazione della vicenda.
“La verità dell’assassino” è forse il brano più irruento di tutto album, ma anche il più variegato a livello di suono: si passa da momenti in cui la voce è sopraffatta dalla base ad altri dove sparisce del tutto.
Il tono solenne e toccante di Cristina Guardini con le atmosfere malinconiche di “Fiori banchi per…., bimba solare” chiudono l’album.
Quando mi hanno proposto di fare la recensione, non sapevo nulla al riguardo e non avevo neanche mai pensato ad un accostamento simile, ma devo dire che già dal primo ascolto l’ho trovato molto interessante oltre che originale; ben curato poi il contrasto tra titolo e contenuti (sicuramente fa guadagnare un punto in più).
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Valentina Pesenti