Brainstorming Magazine si sposta in Emilia Romagna, Ravenna, e vuole farvi conoscere un gruppo Indie Rock i The Way To The Gents.
Non vi anticipiamo nulla e lasciamo che a parlare sia Alberto, il batterista, che è stato così gentile da rispondere alle nostre domande.
Classica domanda: perché The Way To The Gents?
Volevamo chiamarci “the gents”, ma purtroppo il nome era già stato usato da un gruppo sempre indie-rock nell’era mods, allora abbiamo deciso di chiamarci “the way to the gents”. Può essere interpretato in vari modi: per la via per diventare gentiluomini, o per la via del bagno… libera interpretazione. Ma sopratutto… suona bene.
Come vi siete conosciuti? Da quanto tempo suonate insieme?
Ci siamo conosciuti in modi molti diversi. Io (batterista) sono stato l’ultimo ad arrivare, la band era già formata da Matteo alla voce e al basso, Mirko e Alby alle chitarre. Loro già si conoscevano e giravano insieme, io avevo passato la mia infanzia con Matteo e vedevo spesso Alby ai miei concerti che avevo con le precedenti band. Diciamo che forse io e Mirko eravamo quelli che ci dovevamo conoscere un po’ di più… perché tanto la nostra città è molto piccola e quindi ci si conosce tutti. Ah, dimenticavo: suoniamo insieme dal 24 gennaio del 2010, è stata la nostra prima prova…ormai sono due anni che ci sopportiamo.
Avete già fatto un EP, è solamente la preparazione per un futuro album? Se sì, quando?
Sì, abbiamo già fatto un EP, è uscito a maggio del 2010 ed è totalmente autoprodotto. E’ una sorta di ringraziamento, nel senso che sono stati i primi sei pezzi che ci hanno fatto vincere il concorso AROUND THE ROCK e dove abbiamo affrontato i primi concerti insieme. Lo vediamo un po’ come la partenza. Ci piacerebbe molto fare un album, ma rimaniamo sempre dell’idea che è giusto fare un piccolo passo fatto bene che due fatti male, per intenderci. Quindi non sappiamo ne quando ci sarà ne quando saremo pronti, l’unico trucco è aspettare e vedere cosa sforneremo…
Come nascono le vostre canzoni? Chi scrive i testi?
Domanda alla quale trovo molta difficoltà a risponderti, ogni volta cambia il modo e l’approccio. Non c’è una vera propria scaletta da seguire per scrivere un pezzo, il pezzo quando arriva arriva ci puoi mettere mesi come due prove, di solito ognuno di noi a casa per conto proprio butta giù le proprie idee e poi le porta alle prove e dopo viene interpretato anche dagli altri. Il pezzo cambia mille e passa volte, prima di essere finito e pronto per essere registrato, come i cambiamenti dei suoni, è una cosa che in questo periodo cambia spesso. I testi li scrive Matteo, visto che è il cantante, e da pochi anche insieme a Mirko, visto che fa i cori, poiché aveva molta voglia di cantare anche lui…. Io è meglio che non canto, per il bene di tutti.
Cosa sperate che vi porti l’uscita dell’album?
L’uscita del prossimo lavoro, che non sappiamo quando sarà, speriamo che ci porti tante belle cose. Magari ci faccia uscire un po’ da Ravenna e ci faccia girare un po’ l’Italia. Ma di certo non ci dimenticheremo che veniamo da Ravenna e che se siamo arrivati qui e solo grazie alle persone che ci supportano e ci sopportano tutt’ora.
Vi piacerebbe lavorare una major come la EMI?
Uuurrrcccaaa, la domanda di andare sotto major! Diciamo che in tanti pensano che andare sotto major sia il sogno nel cassetto, per noi i sogni sono altri (meglio non dirli per scaramanzia). Se ci fosse una major che ci rispecchia per quel che siamo veramente allora sì, altrimenti va benissimo così. Semmai ci piacerebbe andare sotto una indipendente che ci supporti alla massima forma, sempre se ancora esiste.
Voi quest’anno avete suonato in diverse serate, è difficile per le band emergenti riuscire ad organizzare queste serate?
Suonare in un ambiente underground è difficilissimo. Noi tutto quello che abbiamo trovato e goduto, viene solo da noi e da quelle quelle poche persone che credono in noi. Sì, siamo una band indipendente e che viene dell’underground, quindi crediamo molto nella collaborazione tra le band che come noi, cercano date. Con alcuni gruppi lo scambio di date e andato bene con altre no, però va bene così. C’è chi è onesto fino in fondo e chi no, l’importante è suonare e divertirsi. Ci siamo sbattuti moltissimo e molto volte siamo stati fortunati e penso che finché crederemo nelle nostre forze avremo sempre un punto in più. Colgo questa domanda per salutare i No Way Out From Madness , The Adrenaline , Caostica e i Limite Minimo 130 sono i gruppi che più ci seguono anche al di fuori della musica.
Com’è stata l’esperienza di registrare un video per “My Lambretta”?
L’esperienza di “My lambretta” è stata molto bella, nata molto naturalmente con il registra tutto fare, Daniele Faccani, che appena ha sentito il pezzo, gli è venuto il colpo di genio di fare il video. Ci ha informati e poi ci siamo messi a girarlo nello scantinato di casa mia, creando una specie di camera da letto. Nonostante tutto questo video ci mostra per quello che siamo veramente, è un modo per rappresentarci a pieno. Nonostante fosse un video fatto su due piedi, lo abbiamo girato in neanche mezza giornata, il risultato è stato buono perché abbiamo quasi fatto le 3.000 visualizzazioni in un anno e per una band emergente è molto importante. E poi poi mando un grosso abbraccio e saluto a Brainstorming Magazine e dico ai nostri fan, di star sintonizzati sulle nostra pagina bianche, gialle twitter, fb che presto torneremo…e di godersi il nuovo teaser del nostro video che ad anno nuovo uscirà… CIAO!
Formazione:
Matteo Mazzotti: Voce, Basso
Alberto Zangheri: Chitarra, Cori
Mirko Montevecchi: Chitarra, Cori
Alberto Piscitelli: Batteria
Link utili:
https://www.facebook.com/TheWayToTheGents?sk=app_123966167614127
http://www.myspace.com/thewaytothegents
https://twitter.com/#!/TheWayToTheGent
http://www.allaboutrecords.org/downloads/twttg.html
Camilla Ortolani