LIMITE MINIMO 130 giovane gruppo di Ravenna. I Limite Minimo 130 sono Ama (voce), Ila (voce), Colo e Zeb (chitarre), Miki (batteria) e Bech (basso). Hanno da poco inciso il loro primo CD (“Finalmente è arrivato anche qua”) e Brainstorming Magazine ha deciso di farveli conoscere con questa simpatica intervista.
E’ la domanda di rito e non vi salvate nemmeno voi: perché Limite Minimo 130?
Eh, domanda veramente difficile, il gruppo era già avviato quando ci siamo accorti che mancava ancora un nome. Ah! Era estate… puoi immaginare in quali condizioni si è cercato di tirarlo fuori, pressapoco lo sappiamo (frutto di tanti viaggi) ma preferiamo non dirlo in giro, diciamo che c’è un riferimento ai nostri primi ispiratori: gli Articolo 31.
Ila: WAAAAAAAAAA ! ALLA PRIMA NON SO RISPONDERE !
Nella vostra biografia raccontante che è stata la presenza di Ila a cambiare le cose, a definire un po’ il gruppo. Come mai? Qual è stato l’input che vi ha fatto cambiare linea?
Il periodo in cui è subentrata Ilaria come cantante è coinciso anche con l’inserimento del batterista Miki e con la nostra trasformazione/maturazione in band che voleva esprimersi solamente con pezzi propri abbandonando le cover. Inoltre Ilaria ha dato più profondità ai nostri testi, mentre Miki ci ha trasmesso una gran carica energetica per indirizzarci sulla nuova strada.
Ila: IO HO CAMBIATO LE COSE ?
Parlateci un po’ del vostro CD. Cosa si deve aspettare il pubblico da questo album?
Nel CD sono contenute tracce di un lavoro iniziato un po’ allo sbaraglio: alcuni dei brani come “Tenetevela” e “Grattacielo” sono nati durante qualche bicchiere di troppo in una cucina di un appartamenteto bolognese, ma portate in sala prove si sono rivelate niente male, altri pezzi – come “Rimediare ad un Errore” ed “è Arrivata anche Qua” – invece erano già conosciuti e ampiamente apprezzati nei nostri concerti durante i primi live da cover band.
Il nome del CD (Finalmente è arrivato anche qua) è preso per l’appunto dalla canzone di testa dei nostri concerti, facendo un paragone tra il tanto atteso ritorno dell’estate e l’insistenza dei nostri amici nel volere al più presto una registrazione delle canzoni, che (manco farlo apposta) è arrivato in ritardo con i tempi di uscita.
Non so che cosa ci si debba aspettare dal CD, posso solo dire che è una raccolta di brani molto libera: tra noi componenti ci sono molte discordanze di gusti musicali, però questo ci ha spinto a metterci reciprocamente in sintonia per amalgamare le nostre esperienze musicali che sono mischiate in ognuno dei nostri brani.
Ila: L’ALBUM è MAAAAAAAAAAAINSTREEEEEEEEEEEEEEM!
Chi scrive i testi nel gruppo?
Se si parla di testi è Ama che compone il tutto, fin dal principio, i suoi testi infatti prendono ispirazione dalle sue esperienze di vita. Spesso possono trovar riscontro con quelle di altre persone.
Ama scrive diretto ciò che sente, senza filtri e senza “romanzare”: i fatti. Anche l’Ila, entrata abbastanza recentemente nel gruppo, collabora nell’arrangiamento dei testi, e nella creazione di nuovi oltre che ad averne in cantiere dei propri, per ora va così, ma non si sa mai, magari un giorno sarà Colo a scrivere, ed Ama e l’Ila a suonare chitarra e cembalo!
Ila: I TESTI SON COME LE MARGHERITINE IN PRIMAVERA
Vi piacerebbe di più diventare famosi all’estero o in Italia?
Considerando il fatto che per ora il nostro repertorio è formato dal 99% di testi in italiano non possiamo pretendere di diventare famosi fuori dall’Italia, ma never say never! Intanto ci divertiamo con i nostri fan pazzeschi e con gli altri gruppi con cui interagiamo!
Ila: ALL’ESTERO, MA AMA NON SA L’INGLESE
Come vi siete avvicinati alla musica?
Tutti i componenti hanno un background musicale diverso tra loro, anche questo fattore fa dei LM130 una band eterogenea su tutti i fronti: Ama si è scoperto cantautore quando scrisse il suoi primi versi per una ragazza; Zeb (il chitarrista) ha iniziato a suonare a 14 anni perché voleva essere un Bluesman; Miki (Batteria) ha scoperto la passione per le percussioni comprando una batteria giocattolo… il suo animo hardcore ha fatto il resto; L’Ila (cantante) diciamo che è figlia d’arte: i suoi genitori cantavano in un coro, per questo si è appassionata presto al teatro, alle opere, a concerti di ogni tipo ed ora è abbastanza eclettica in campo musicale sebbene preferisca alcuni generi (tra cui il Gipsy); Bech (il bassista) intraprende questa “carriera” per pura passione condivisa con dei suoi amici, il primo chitarrista Colo poi è su un altro binario: a 14 anni era al concerto dei Metallica, per dire. Per lui la musica è qualcosa di mistico: “Man mano che le dita mi si scioglievano sempre più sul manico della chitarra, più la mia voglia di musica incrementava fino ad adorare definitivamente ogni singola nota di ogni canzone… la musica è tutta stile!” questa è una delle sue citazioni!
Ila: E’ LA MUSICA CHE SI è AVVICINATA A NOI.
Cosa credete e sperate di poter dare di nuovo al mondo della musica?
Qui ha risposto unicamente Ama:
Portare qualcosa di nuovo nel mondo della musica non è la mia aspirazione, vorrei piuttosto riuscire a trasmettere le stesse sensazioni che a sua volta mi trasmette la musica che compongo, quella percezione di capire esattamente ciò che il brano mi sta raccontando, quasi fino a riuscire a viverlo in quel momento, come l’alchimia che si ha con un amico quando capisci al volo quello che ti sta dicendo… e a ritmo di musica!
Penso che ogni gruppo di qualsiasi genere porti qualcosa di nuovo al panorama musicale quando la Musica la fa a modo suo.
Ila: TANTA GANJA ! THATZ IT!
Non ti hanno incuriosito?
Fai un salto sul loro facebook, meritano di essere ascoltati!
Camilla Ortolani