Giulia Pratelli è una giovane cantautrice di Pisa che tra canto, chitarra e pianoforte non si è fatta mancare proprio nulla.
Simpatica e soprattutto modesta, Giulia pubblicherà entro l’estate il suo primo album, di cui sotto riportiamo il primo singolo: “Una margherita viola”.
Hai iniziato a studiare canto a quattordici anni. Nella tua biografia lodi particolarmente le tue insegnanti Maria Maddalena Adorni e Barbara Ambrosini; che ruolo hanno avuto nella tua formazione?
In realtà il ruolo fondamentale nella mia formazione l’ha avuto la mia attuale insegnante, Filomena Menna, perché con lei ho acquisito una nuova consapevolezza del mio strumento. Sono comunque molto legata alle mie insegnanti, perché ciascuna mi ha dato qualcosa di importante.
Oltre alla voce hai poi iniziato a lavorare su strumenti musicali come chitarra e piano; come mai questa scelta?
Alle scuole medie avevo iniziato a suonare la chitarra nel laboratorio scolastico, poi ho deciso di riprendere lo studio degli strumenti per avere la possibilità di scrivere canzoni e perché comunque e sono molto curiosa.
Quanto ti aiuta questo nello scrivere le tue canzoni?
Molto, perché di solito scrivo tutto io, sia musica che testo. Poi l’arrangiamento viene fatto da altri, ma lo scheletro è già completato quando ripongo la chitarra, il foglio e la penna! E mi dà la possibilità di lavorare anche su cover o brani che mi vengono proposti con più consapevolezza rispetto a quanto potrei fare se conoscessi solo il canto.
Ultimamente vivere solo di musica è sempre più difficile; cosa fai per farti conoscere?
Per farmi conoscere ho realizzato il mio primo album in autoproduzione e ho poi avuto la fortuna di trovare un’etichetta che ha deciso di pubblicarlo; inoltre partecipo a manifestazioni, concorsi e provo a far conoscere le mie canzoni anche durante serate di intrattenimento live nei locali.
“Una margherita viola” è uscito a marzo come singolo; cosa dobbiamo aspettarci dal tuo album?
Quello che sta per uscire è il primo album, che è appunto anticipato da “Una margherita viola”. Il singolo rappresenta un po’ il cd perché è un brano mio e come tutto il disco è in acustico, quindi direi che è un’anticipazione vera e propria. Nel cd ci saranno canzoni diverse tra loro, ma c’è comunque un “filo rosso” che le lega.
Per concludere, raccontaci un po’ della tua recente esperienza in Germania!
A Monaco ho partecipato a Eurovox 2012, una manifestazione dell’EVTA (http://evta.q-wert.net/eurovox-2012.html). Si tratta di un congresso al quale partecipano insegnanti di canto o giovani professionisti (come me) che rappresentano i vari stati.
E’ stata un’esperienza bellissima nella quale si sono mescolate diverse tradizioni, lingue, stili diversi; il canto moderno era in “minoranza”, ma è stato veramente molto bello! Eravamo tre cantautrici (Italia, Finlandia e Francia) e abbiamo partecipato a lezioni e seminari, poi abbiamo fatto mezz’ora di concerto, accompagnandoci a vicenda e cantando nostri brani e cover famose.
Sara Picello
