“Fuoco e Fiamme”, il nuovo primo album dei Finley, è uscito il 29 maggio in tutti i negozi di dischi.
Si parla di “nuovo primo album” perché è il loro primo album da indipendenti, è una svolta, una rinascita. Quest’album porta con sé tante novità: la nascita della loro etichetta, Gruppo Randa, e l’arrivo del nuovo bassista, Ivan.
Una scelta coraggiosa quella di proporsi da indipendenti, una scelta che ha dato dei buoni frutti. Durante la prima settimana il loro album era già al primo posto tra i dischi indipendenti ed era sesto nella classifica FIMI/NIELSEN.
Per questo nuovo album hanno collaborato con Guido Style; in particolare lui si è occupato di “dare il vestito adatto” alle canzoni dei Finley. Ha aiutato i ragazzi a semplificare le canzoni, a lasciarle più come dovrebbero essere in un live. Ha dato un importante apporto a quest’album.
L’album si apre con “In questo istante” una canzone che vuole essere una ricongiunzione con i propri fan dopo due anni di silenzio. “Due elementi (loro e i fan) che non possono prescindere l’uno dall’altro, che si sono aspettati a lungo e che ora si meritano un’istantanea, una canzone che fissi questo nuovo incontro”.
Una canzone quasi spiazzante dal punto di vista musicale: una melodia con toni noir all’inizio ed esplosione rock finale. Ricorda molto lo stile dei Negramaro.
E’ forse la canzone che ho impiegato più tempo ad amare, proprio per questi ritmi così diversi dai precedenti album.
Si passa a “Fuego”, la canzone uscita per prima, che voleva essere un assaggio di quello che sarebbe stato il nuovo album.
E’ una canzone che porta con sé i ritmi tipici di “Gruppo Randa”, ma in cui allo stesso tempo si sente l’evoluzione della band. E’ la via di mezzo adatta per abituare i fan ad un nuovo stile.
Dal punto di vista del testo è quella apparentemente meno seria; vuole rappresentare il “fuoco” che unisce i componenti della band e che ha permesso loro di andare avanti e di tornare “più forti di prima”.
“Il meglio arriverà” è forse una delle più belle canzoni di “Fuoco e Fiamme”.
E’ nata da una chiacchierata tra padre e figlio, che ripercorrono insieme i loro ricordi. E’ una canzone carica di speranza, è un po’ la “Tutto è possibile” di questo nuovo album.
Dalla prima nota si riconosce un tocco particolare, quello di Edoardo Bennato: questa canzone vede infatti la sua partecipazione e nella melodia si sente molto del suo stile.
Si arriva alla canzone che dà il titolo all’album, “Fuoco e Fiamme”.
Il racconto di un soldato che combatte una guerra in cui non si riconosce e l’unica cosa che lo spinge a proseguire è il pensiero delle persone lontane.
“Fuoco e Fiamme” è il primo singolo estratto dall’album. E’ esplosa subito nei cuori dei fan. E’ stata la canzone per cui ho subito pensato che fosse valsa la pena aspettare. Si sente un forte miglioramento, sopratutto di Pedro.
In “La mia generazione” vengono elencate le varie critiche e definizioni che vengono date alla nostra generazione, una canzone assolutamente non banale.
I Finley con questo brano hanno voluto gridare al mondo che non siamo solo questo, siamo molto di più e siamo pronti a dimostrarlo. Siamo una generazione pronta alla rivoluzione.
“L’unica paura che non ho” è la ballata rock del disco, sul genere di “Mai più” e di “Meglio di noi non c’è niente” dei precedenti album.
Il tema è l’amore, con più precisione “l’errore d’amare” che diventa lo sbaglio più bello mai commesso. Carica di dolcezza, emozione e passione.
La canzone che forse è più vicina agli altri lavori è “Un giorno perfetto”. Mentre le altre canzoni stonerebbero molto nei vecchi album, questa la vedrei bene anche dentro “Adrenalina”.
Come “Il meglio arriverà” è una canzone molto positiva. I Finley l’hanno definita “un inno ad essere protagonisti della propria vita”.
Con “Bonnie e Clyde” si cambia totalmente ritmo.
E’ una canzone molto più vintage con una sfumatura swing. L’avvicinerei molto a “Un’altra come te” come ritmo musicale, anche se è una canzone molto più frizzante. Frizzante come la coppia di cui parla il testo. Una canzone che mette allegria e fa venire anche un po’ di invidia – non sarebbe male avere un partner a cui poterla dedicare!
“Eva” è una canzone sensuale, con una forte carica passionale: parla dell’amore dal punto di vista carnale, che, è inutile fare gli ipocriti, piace molto anche quello. La melodia hard rock dona al tutto una forte carica passionale.
“Stella Polare” è una canzone dolce, con un’ambientazione quasi magica. La stella polare è quel punto di riferimento che non si sposta mai; non ti puoi mai perdere con lei.
Nonostante le melodie più dolci rispetto ad “Eva”, ogni ascolto è un “tornado sul cuore”. Una delle canzoni più apprezzate durante i diversi set acustici che i Finley hanno portato in giro nel mese di giugno.
Si arriva a “Fantasmi”, quella che personalmente trovo sia la più bella canzone dell’album.
“Fantasmi” è quella canzone che non mi sarei mai aspettata in un loro album, è energia pura. E’ molto sul genere punk, soprattutto nell’ultima parte cantata da Andrea Rock.
E’ uno sfogo, è una canzone arrabbiata che vuole mandare a quel paese tutte le paure e le insicurezze che ci opprimono. E’ la canzone più potente dell’intero album.
Si arriva all’ultima traccia prima della gold track, “Neve”.
E’ la canzone più vecchia: era già stata scritta per “Fuori”, ma sentivano che non era ancora pronta così l’hanno lasciata per un po’ in un angolino e una volta che ci sono tornati sopra hanno fatto davvero un buon lavoro.
Ispirata all’omonimo libro di Maxence Fermine, “Neve” è la canzone più particolare dell’album: è stata composta al piano e arrangiata con “gelidi” elementi di elettronica che esplodono in un finale commovente. Alle prime note dell’anteprima di questa canzone avevo già i brividi, quando l’ho ascoltata tutta non ho trattenuto le lacrime. Una canzone che arriva dritta al cuore.
Il finale vero e proprio è segnato da “Olympia”, la gold track dedicata alle Olimpiadi.
Ammetto che da una canzone dedicata alle Olimpiadi non mi aspettavo chissà cosa, e invece è una bella canzone: un testo semplice e carino. I ritmi sono energici, mi ricorda un po’ “Questo sono io” in versione live.
Abbiamo aspettato tanto tempo per quest’album, ma ne è valsa davvero la pena!
E’ un album maturo. “Fuori” sperimentava diversi suoni, generi ed era molto confusionario; invece “Fuoco e fiamme” tocca diversi generi, ma mantiene sempre un filo conduttore che lega tutti brani.
Ascoltandolo non sbagli, dici “questi sono i Finley e questo è ‘Fuoco e Fiamme’”.
Davvero un nuovo primo album. Ascoltandolo mi sono sentita come la prima volta che ho ascoltato “Tutto è possibile”: mi ha emozionato, mi è arrivato al cuore. Non c’è una canzone che ti lasci indifferente, ognuna di loro ti trasmette l’emozione che ci ha messo chi l’ha scritta.
Consiglio a tutti di ascoltarlo: i Finley non sono solo quelli di “Diventerai una star”, sono qualcosa di più.
Track list:
- In questo istante
- Fuego
- Il meglio arriverà
- Fuoco e fiamme
- La mia generazione
- L’unica paura che non ho
- Un giorno perfetto
- Bonnie e Clyde
- Eva
- Stella polare
- Fantasmi
- Neve
- Olympia
Camilla Ortolani
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One thought on “Finley – Fuoco e Fiamme”
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