5 Luglio 2012, Locarno.
Qualche ora di treno e via, oltrepassato il confine. Si va in Svizzera, a cercare un po’ di aria fresca e, visto che ci siamo, giusto perché siamo di passaggio, si va anche al concerto di Luciano Ligabue.
“Sotto bombardamento”, Rock in Locarno. E “sotto bombardamento” lo possiamo dire forte, visti i prezzi surreali degli svizzeri. Come se fosse normale pagare una bottiglietta d’acqua 5 CHF, che equivalgono a 4 dei nostri euro.
La nostra avventura svizzera inizia con il sorgere del sole. Da fan esemplari quali siamo, ci siamo precipitate in Piazza Grande a Locarno di mattina presto, quando ancora solo quattordici persone, reduci da una notte fredda e scomoda, erano lì a proteggere il proprio posto in prima fila; sono stati migliori di noi, lo devo ammettere.
La città, ma soprattutto l’adorabile piazza dai colori sgargianti degli edifici, ospita il grande festival “Moon and Star” da ormai nove anni. Oltre a Ligabue, per l’edizione 2012, ha l’onore di accogliere ospiti come Billy Idol, Lenny Kravitz, Laura Pausini ed Elton John.
Il venticello fresco ci ha permesso di passare un buon pomeriggio d’attesa.
Verso le 17 Luciano è arrivato in piazza per il solito sound check, questa volta aperto a tutti – “Come vent’anni fa”, dirà poi Liga.
A mio parere, la tanto acclamata precisione svizzera stava già dando segni di cedimento, e la mia impressione è stata confermata nella mezz’ora a venire: la gente continuava ad arrivare e la piazza non era ancora barricata al pubblico. Alle 18, finalmente, l’organizzazione si è decisa a chiudere la piazza e ad organizzare le vie per l’ingresso.
L’atmosfera e l’ambiente stavano per diventare insopportabili: dopo essere stati compressi per un’ora fra ragazze che minacciavano di strappare capelli ad altre e persone pronte alla scazzottata, e dopo qualche inevitabile svenimento con tanto di ambulanza che tarda ad arrivare, alle 19 – puntuali, non un secondo in più o in meno – hanno aperto i cancelli.
Le macchine fotografiche professionali non potevano essere usate quindi andavano riposte nel guardaroba che, indovinate un po’, costava 2 CHF! Così dopo aver perso la prima fila tanto sudata, e, ancora peggio, aver dovuto lasciare la mia macchina fotografica nelle mani di chissà chi, abbiamo atteso l’inizio del concerto.
Da non dimenticare la piadina vomitevole pagata oro che abbiamo mangiato.
Ad aprire la serata, come special guest, Pino Daniele. Devo ammettere di non aver badato molto a lui essendo ancora disperata per la lontananza dalla mia Nikon.
Ma, iniziato il concerto, tutte le brutte avventure della giornata sono state accantonate: Luciano e il suo gruppo hanno fatto esplodere la Piazza Grande con “Sotto Bombardamento”.
Dato il benvenuto ai “coinquilini” della piazza affacciati al balcone, che si sono risparmiati i 70 euro del biglietto – prezzo esagerato se consideriamo il palco, il luogo e tutto il resto –, Ligabue dà naturalmente il benvenuto a noi, con queste parole: “A quanto pare anche Locarno è ‘Sotto Bombardamento’ ma noi siamo una contraerei che non si fa beccare facilmente, siamo bersagli mobili, di quelli che Ai… Al… Vagano, vagano. Girolanz… Gironzano… Gironzalon… Vagano, vagano, vagano!”
E un fan del Liga che si rispetti non può non esplodere in un urlo di gioia e piacere alle note di “I Ragazzi Sono in Giro”.
La piazza, secondo me scomoda per grandi concerti come questo, si riscalda sempre di più fino a sciogliersi con la meravigliosa “Almeno Credo”. E’ stato un grande piacere ascoltare questa canzone live, una delle mie preferite.
Non sono mancate le sorprese, quando dall’album dei ricordi è uscita “A.A.A. Qualuno Cercasi”, suonata solo nel tour del lontano 1993.
Luciano ha anche voluto ricordare le vittime e gli sfollati emiliani, suoi conterranei, costretti a vivere nelle tendopoli da più di un mese dopo il terremoto, dedicando loro “Il Giorno di Dolore che Uno Ha”. Il pubblico si è unito in un canto che sembrava voler dar forza a quella gente e se c’avessero sentito probabilmente sarebbe accaduto.
Grandissima la felicità nel sentire le prime note di “Leggero”, anche questa una delle canzoni al top della mia classifica personale.
Con “Non è Tempo per Noi”, però, le lacrime e l’emozione si sono fatte sentire: il momento più emozionante del concerto!
Naturalmente ci sono stati i classici live come “Marlon Brando è Sempre Lui” – sempre bellissima e da saltare “finché ce n’hai!” –, “Piccola Stella Senza Cielo”, “Urlando Contro il Cielo”, “Happy Hour”, ma anche tantissime sorprese, almeno per la sottoscritta, come “Nato per Me”, “Walter il Mago” e “Libera Nos a Malo”.
Il concerto è terminato con “Ora e Allora” – che per una reduce da Campovolo 2011 è il massimo della malinconia mista a divertimento –, “Il Meglio Deve Ancora Venire”, con il consueto augurio, e “Taca Banda”.
Un concerto molto bello grazie a Luciano Ligabue e ai suoi fenomenali musicisti – Federico Poggipollini, Niccolò Bossini, Michael Urbano, Kaveh Rastegar, Luciano Luisi, Josè Fiorilli –, al Bar Mario e al Liga Channel.
Mi sento di dire però che la città di Locarno e gli organizzatori dell’evento non hanno fatto un gran lavoro. Insomma, se prima di entrare ad un concerto ti regalano i tappi per le orecchie, vuole dire che non sono capaci!
Ecco la scaletta:
“Sotto Bombardamento”
“Quando Canterai la Tua Canzone”
“Libera Nos a Malo”
“I Ragazzi Sono in Giro”
“Almeno Credo”
“A.A.A. Qualcuno Cercasi”
“Il Centro del Mondo”
“Il Giorno di Dolore che Uno Ha”
“M’Abituerò”
“Hai un Momento, Dio?”
“Happy Hour”
“Leggero”
“Nato per Me”
“Marlon Brando è Sempre Lui”
“Non è Tempo per Noi”
“Un Colpo all’Anima”
“Tutti Vogliono Viaggiare in Prima”
“Piccola Stella Senza Cielo”
“Tra Palco e Realtà”
“Urlando Contro il Cielo”
Bis:
“Walter il Mago”
“Ora e Allora”
“Il Meglio Deve Ancora Venire”
“Taca Banda”
Veronica Janise Conti