373°K: una band che non scotta
Se siete alla ricerca di un rock già ascoltato e elogi a Ligabue, i 375°K faranno per voi. Nata nei pressi di Bologna, la band mostra alla prima impressione un rock maturo, quasi ambito, ma a metà di una qualsiasi canzone la musica si trasforma: compaiono frasi già dette, riff inutili e assoli brevi.
Molti sono i riferimenti ai grandi della musica italiana, quali Ligabue e i Litfiba: spesso nel cantante si ritrovano le stesse intonazioni di Luciano e Piero.
Il loro primo album autoprodotto, “Spiriti bollenti”, è uniforme e privo di originalità. “Lascia che sia” rimembra l’inimitabile “Certe notti” dell’eccezionale cantautore emiliano. Di nove canzoni, solo tre hanno superato il test: “373°K”, brano omonimo, spinge, è perfetta per i live; “Comunque vada”, un mix di perplessità e speranza; “Dentro te”, una melodia dolce e malinconica, dimostra che l’amore tocca tutti prima o poi.
Nel complesso, la band è orecchiabile e adatta per suonare nei locali di provincia. Di certo i loro dischi non si troveranno mai sugli scaffali dei negozi musicali fino a che continueranno a utilizzare gli stessi argomenti e finché prediligeranno l’italiano al fresco, sciolto e amato inglese.
Attendiamo quindi il loro prossimo album e speriamo di cambiare opinione sulla loro musica.
Valeria Gargiullo
Sito ufficiale: http://www.373k.it/index.php
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