Qualche giorno fa i Bandicoot hanno contattato Brainstorming presentando il loro primo singolo, “Rivoluzione”.
Sono rimasta colpita da questo brano, per cui sono andata a sentirmi tutto il loro album, “Chiudete quella maledetta porta!”. Un ottimo lavoro. Da amante del punk rock, apprezzo molto il loro sound e ho trovato i temi da loro trattati particolarmente interessanti.
“Rivoluzione” è il primo brano dell’album ed è una canzone in puro stile punk rock italiano. E’ una canzone che esplode.
Sono rimasta colpita principalmente dal testo: molto attuale. Credo rappresenti perfettamente la situazione dell’Italia in questo momento (“E’ tempo di reagire in questa realtà, è tempo di cambiare questa società!”).
Diretti e senza mezzi termini.
Dopo di che si passa alla storia di un brigante, raccontata in quattro canzoni differenti.
“Sangue, latte e brigante” è una ballata con la cui melodia si riesce ad entrare subito in empatia.
La voce, in alcune parti del brano in cui viene usato l’effetto lontananza, non mi fa impazzire, ma è un gusto personale.
“Basilicatascount”, terza traccia, è molto più punk che rock.
Un’altra canzone che denuncia la società, ma sopratutto le persone che non fanno nulla per cambiare la situazione.
La melodia di “Carmine Scrocco” ricorda molto Giorgio Gaber, tranne che nei ritornelli, che contengono un gioco musicale davvero divertente.
E’ la storia di un “brigante” venduto.
Con “Lu’ cani in estinzione”, l’ultima parte della storia, si ritorna a sonorità punk-rock.
Quella che forse mi ha preso un po’ meno; passa senza lasciarmi molto.
“Luca”: melodia punk-rock in stile Sum 41 dei primi cd.
Una canzone molto ironica che inizia con un dialogo con un certo Luca riguardo il fumare.
“Un lavoro da duri” rientra tra i brani più punk dell’album.
Un’altra viva rappresentazione dei giovani d’oggi che dopo il diploma si ritrovano un po’ smarriti in una società che non li facilità affatto.
“Senza senso”: titolo molto interessante e melodia accattivante.
Insieme a “Rivoluzione” è una di quelle che prendono di più. Mentre cerco di descrivere al meglio questa canzone, non riesco a smettere di muovere il piede a ritmo.
“Voglio vivere a Johto”.
Ritmi potenti e testo strettamente punk italiano (uno di quei testi divertenti che a primo impatto non sembrano essere molto profondi; ma riflettendoci si può trovare una particolare profondità anche in un testo che dice “Voglio una tranquilla storia! Come quella dei Pokémon!”).
“My Belle”.
Credo che una canzone d’amore sia presente in ogni cd e in “Chiudete quella maledetta porta!” è questa. Canzone d’amore dalla melodia rock più leggera rispetto alle altre tracce dell’album.
“Non ti curar di loro”.
Sarà che amo profondamente Dante, ma una canzone con questo titolo entra già nelle mie simpatie.
Una canzone dedicata a tutti quegli “amici” che di amici hanno ben poco. Molto particolare la melodia.
La inserirei tra le mie canzoni preferite di questo album.
“Non posso credere” inizia con dei ritmi calmi che ricordano molto Le luci della centrale elettrica, e poi esplode. Ultima canzone dell’album molto energica ed accattivante.
Una canzone contro tutti i credenti che si impongono sugli altri e giudicano credendosi nel giusto.
Gruppo interessante.
Si può ancora lavorare su melodie e voce (si sente che sono ancora ai primi passi), ma i testi sono interessanti (una band senza peli sulla lingua!).
Alcuni brani, a mio parere, potrebbero anche essere dei singoli di successo, come ad esempio “Rivoluzione”.
TRACKLIST
1- Rivoluzione
2- Sangue, Latte e Brigante (Brigante parte I)
3- Basilicatascount (Brigante parte II)
4- Carmine Scrocco (Brigante parte III)
5- Lu’ cani in estinzione (Brigante IV)
6- Luca
7- Un lavoro da duri
8- Senza senso
9- Voglio vivere a Johto
10- My Belle
11- Non ti curar di loro
12- Non posso credere
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Camilla Ortolani
