Corinne Vigo è una giovane artista masonese che canta, praticamente, da sempre.
Tra musica e studi la vita non è facile, ma inseguire e magari realizzare il proprio sogno vale tutta la fatica del mondo.
Ciao Corinne! Grazie per averci rilasciato quest’intervista. Partiamo con il pezzo forte: abbiamo letto della tua collaborazione con Marcela Morelo, ce ne vuoi parlare?
Intanto un saluto a tutti i lettori di Brainstorming magazine!
La collaborazione con Marcela è nata da un’idea del mio manager Filippo Travo: cercavamo ispirazioni per rendere il nostro progetto ancora più interessante, quindi Travo si è rivolto al giornalista musicale e autore Alex Simone, grande conoscitore di artisti all’estero. Simone ha pensato ad un’artista nei paesi dell’America latina, con il quale potessi duettare, ed è stata Marcela. All’inizio il brano avrebbe dovuto comparire solo nel mio cd, ma dato che a Marcela è piaciuto tanto lo ha voluto anche nel suo e così grazie alla concessione della Sony Music Argentina si è potuto realizzare. Inoltre, la collaborazione si estende con la mia presenza nel suo più importante concerto al Gran Rex in Buenos Aires.
Canti da sempre. Quando hai capito che volevi trasformare questa passione da hobby ad un lavoro vero e proprio?
Sì, io canto da quand’ero bambina: chiusa nella mia cameretta provavo le canzoni di Whitney Houston, Celine Dion e tante altre voci importanti della musica. Non pensavo che potesse diventare un vero lavoro! Ma l’incontro con Filippo Travo ha iniziato ufficialmente quest’avventura, provando brani inediti per cercare un modo mio, poi la formazione di un gruppo e in assoluto più importante l’incontro tra Travo e Andrea Gallo (autore dei Sugarfree, Viola Valentino e tanti altri) dal quale sono state create le basi per la realizzazione di un ultimo progetto.
Nel frattempo frequenti anche l’università. È difficile per una ragazza portare avanti tutto?
Abbastanza! Però con la passione e l’impegno si riesce a conciliare tutto. Importante è l’appoggio delle persone che mi sono vicine: la mia famiglia, Filippo e sua moglie Giovanna.
Se i sacrifici non si fanno da giovani, non ci si può lamentare di non essere riusciti nei propri sogni. Sono di quest’ideologia. Voglio credere nei miei sogni e impegnarmi al massimo sia nella musica che nello studio, vitale per l’istruzione di un giovane.
Puoi anticiparci qualcosa riguardo al tuo nuovo album? Cosa dobbiamo aspettarci?
L’album dovrebbe uscire entro la fine dell’anno, probabilmente verso gli inizi di dicembre. Il disco è particolare: oltre alla sua impronta pop, ha influenze artistiche come Norah Jones e altre cantanti che lavorano in acustico. Inoltre il lavoro di produzione è affidato a Gigi De Rienzo in collaborazione con Andrea Gallo e sta dando frutti bellissimi: un misto di brani allegri e orecchiabili, ma mai banali.
Dimenticavo: nell’album saranno presenti tre duetti uno – e già accennato – con Marcela, un altro con Ivan Catriel Almendra – un ragazzo uscito da un talent in Spagna – e l’ultimo con Pablo Herrera, rilevante cantautore chileno.
Quanto è stato importante essere affiancata da persone preparate e capaci come Francesco Gazzè, Ernesto Vitolo e gli altri?
Le persone fondamentali per me sono state Andrea Gallo e Gigi De Rienzo: con quest’ultimo ho affinato il modo di approcciarmi ad un genere nuovo. Naturalmente l’apporto di Francesco Gazzè in alcuni testi è stato fortuito; Ernesto Vitolo, Agostino Marangolo e Franco Giacoia tutti artisti di calibro internazionale, hanno sostenuto questo progetto, conferendogli prestigio e un contributo artistico di livello eccezionale.
Per i nuovi talenti non è facile emergere al giorno d’oggi. Come affronti questo problema?
In Italia per i nuovi talenti è complicato emergere: c’è chi azzarda la strada dei talent show, ma per il mio caso non ho mai voluto percorrerla: ho preferito arrivare al successo tramite l’impegno e tanta, tanta forza di volontà.
Un aiuto certo è internet: grazie a quest’incredibile invenzione il mondo è tutto più vicino a ognuno di noi, perciò se non si riesce ad emergere nel nostro paese è possibile farsi apprezzare all’estero tramite i social network. Tanti italiani sparsi per i continenti apprezzano la musica emergente. Certo, mi dirai, necessario è il ruolo della fortuna con questo mestiere, ma se si prefiggono gli obiettivi in mente e si stringono i denti, è possibile raggiungere qualsiasi risultato! Il segreto del successo è credere sempre in se stessi.
Cosa speri per il futuro?
La mia speranza è poter fare di questa professione un lavoro, così da condividerlo con gli altri.
Grazie Corinne!
Un saluto a tutti e grazie a voi!
Sara Picello
http://www.corinnevigo.net
http://www.myspace.com/corinnevigo
http://www.youtube.com/corymusic
https://www.facebook.com/pages/Corinne-Vigo/67254662546