TRASFERTE LOW COST: COME ORGANIZZARLE
Trasferte low cost andiamo a scoprire come organizzarle. Per ogni fan che si rispetti la parola “Tour” è tanto amata quanto odiata. Capita soprattutto a chi non abita vicino alle grandi città di dover rinunciare a causa delle spese elevate da sostenere oppure, se si è più fortunati, di doversi limitare ad una data sola nonostante il calendario ne conti altre.
Un modo per sentire più volte le canzoni che ci hanno cambiato o addirittura salvato la vita esiste ed è alla portata sia di chi ha un lavoretto modesto sia degli studenti costretti a dipendere dai genitori; basta solo avere un pizzico di spirito organizzativo e voglia d’avventura. Se queste caratteristiche non vi mancano, potete dire addio allo streaming con tanto di invidia per chi ha potuto assistere in prima persona all’evento.
Come è possibile tutto questo? Organizzando una trasferta low cost!
Ecco cosa cercherò di spiegarvi da qui in avanti grazie all’esperienza maturata nelle nottate tra Emilia-Romagna e Veneto.
Ma partiamo dall’inizio.
STUDIARE IL CALENDARIO
Potrebbero esserci date a ridosso di compleanni/ricorrenze particolari, e il biglietto per un evento potrebbe essere un ottimo regalo.
E’ importante quindi studiare il calendario, anche perché se ci fossero date nella nostra città o nei suoi dintorni potrebbe essere poi meno dispendioso partecipare ad eventuali altre date; se questo non fosse possibile, studiare il calendario ci aiuterebbe comunque nella scelta di date fattibili.
In caso di trasferta il mio consiglio è di iniziare subito ad organizzarsi, assicurandosi eventualmente di trovare un posto in cui stare ad evento finito.
COME ARRIVARE
Una volta individuata la data, giocare d’anticipo è fondamentale per riuscire ad usufruire di promozioni se si sceglie un treno ad alta velocità; se puntiamo ai regionali, con un massimo di 15 euro a viaggio, potremmo iniziare a ragionare nell’ottica di un secondo appuntamento.
Non sottovalutiamo i pullman per i Festival: partono da ogni regione, spesso sono convenienti e garantiscono il ritorno a casa in nottata o all’alba.
Grande o piccola che sia la città in questione, nella stragrande maggioranza dei casi sarà necessario spostarsi con il trasporto locale: per questo, è importante ricordarsi di stampare, o appuntare su un foglio, la piantina della metro, le informazioni relative a orari, fermate e linee di tram/autobus, come anche ricordarsi di salvare sul cellulare il numero dei taxi, che si può trovare facilmente su internet, e che potrebbe rivelarsi utile.
DOVE ALLOGGIARE
Due sono le possibilità se volete un tetto sopra la testa: la casa di un amico o un hotel/b&b.
Andando a mezza pensione la colazione è compresa, ma mettete in conto che, anche se siete in un due stelle, minimo 25 euro si spendono e potreste rischiare di andare fuori budget.
Sicuramente quelli in zona stazione/aeroporto o limitrofi all’evento andranno esauriti in poco tempo, soprattutto se il palco ospita nomi importanti.
Personalmente in estate ne faccio sempre a meno: restando fuori la notte non si rischia l’ipotermia e non c’è cosa più bella di vedere l’alba insieme ai propri compagni di viaggio per poi prendere il primo treno la mattina, stanchi, con le occhiaie, ma con il ricordo di una serata incredibile e la voglia di farlo altre mille volte.
Se avete la fortuna di avere una macchina a disposizione e siete a breve distanza da posti come Jesolo, Rimini, Riccione, dove c’è movida fino a tardi, raggiungetelo così la nottata passerà più velocemente.
COSA METTERE NELLO ZAINO SE SI DECIDE DI “BARBONEGGIARE”
Ho scritto zaino non a caso perché è la via di mezzo tra il trolley e la tracolla.
In queste occasioni non possono mancare salviettine, rimedi anti-zanzare, una maglietta di ricambio e qualcosa con la manica lunga se si sta al nord o in spiaggia dove un po’ di vento tira sempre.
INOLTRE
Se si decide di passare la notte fuori, è consigliabile creare un gruppetto di minimo tre persone.
In caso il posto si svuotasse rapidamente è raccomandabile fermarsi fino a quando anche gli addetti allo smantellamento del palco non se ne vanno e poi evitare luoghi isolati.
Valentina Pesenti