Il 2012 sta ormai terminando, è stato un anno ricco di novità e sopratutto di nuovi ALBUM!
Oggi vi vogliamo presentare quelli che secondo noi sono stati gli album migliori del 2012.
Audyaroad – “Percorsi Inversi”:
L’album contiene molte canzoni che non riesci davvero a toglierti dalla testa: le vedrei davvero bene come singoli. “Spara” è una delle canzoni che vedrei meglio per promuovere questo lavoro: energia allo stato puro e impossibile da dimenticare.
Dal punto di vista musicale è decisamente un buon lavoro: non si direbbe che si tratta di un “primo album”.
Over There – primo demo:
Questo demo può fare la felicità dei lettori appassionati di rock (e di chitarre), soprattutto di quelli che lo amano senza fronzoli e magari per questioni di età non hanno potuto vivere la scena rock degli anni ‘80 ma sono pronti a recuperare con ascolti tematici.
Limite Minimo 130 – “Finalmente è arrivato anche qua”:
A seguire una dopo l’altra arrivano due canzoni durante le quali è impossibile non tenere il tempo con la testa e il piede: “Presidente/senatore” e “Scrivimi”.
Il messaggio della prima si racchiude benissimo in questo pezzo di ritornello: “La mia gente non ha eroi/i veri superman siamo noi”; il resto del testo è una fotografia della società odierna con riferimenti alle dipendenze da social network e ai parlamentari drogati.
La seconda invece è una dichiarazione d’amore in chiave punk-rock.
Starcontrol – “The Age of Dreams”:
Cinque brani ben prodotti, e soprattutto cinque brani ben scritti. Ogni canzone sembra poter vivere di vita propria, ma ascoltandole nell’insieme si coglie davvero la raffinatezza del trio milanese, che con naturale maestria unisce atmosfere new wave a potenti ritmiche che farebbero invidia ai tanti pseudo-batteristi punk cresciuti ascoltando Marky Ramone.
Finley – “Fuoco e Fiamme”:
“Neve” è la canzone più particolare dell’album: è stata composta al piano e arrangiata con “gelidi” elementi di elettronica che esplodono in un finale commovente. Alle prime note dell’anteprima di questa canzone avevo già i brividi, quando l’ho ascoltata tutta non ho trattenuto le lacrime. Una canzone che arriva dritta al cuore.
Seaside Postcards – “Hope and Faith”:
L’EP è interessante, marca un timbro deciso e prorompente: i Seaside PostCards hanno le carte in regola per emergere e solcare i grandi palchi. Se continueranno per questa strada, un successo immane potrebbe crescere ed esplodere in un qualcosa di unico!
Bandicoot – “Chiudete quella maledetta porta!”:
“Rivoluzione” è il primo brano dell’album ed è una canzone in puro stile punk rock italiano. E’ una canzone che esplode.
Sono rimasta colpita principalmente dal testo: molto attuale. Credo rappresenti perfettamente la situazione dell’Italia in questo momento (“E’ tempo di reagire in questa realtà, è tempo di cambiare questa società!”).
Diretti e senza mezzi termini.
Nesli – “Nesliving volume 3 – Voglio”:
Consiglio a tutti questo capitolo conclusivo di Nesliving, ma anche i precedenti datati 2009: contengono perle come “La Fine” e “Fragile”, che non meritano di restare per un pubblico di nicchia. E se ancora non vi basta, date un ascolto anche agli altri album, vi sorprenderete di come la sua musica in tredici anni sia cambiata nonostante il “volersi raccontare” e “raccontare emozioni” siano rimaste due constanti che fanno di Nesli un artista unico nel panorama italiano.
Modern Blossom – “Beg for More”:
Il disco riesce a rappresentare la situazione emotiva di molti giovani d’oggi. Non impazzisco per il genere, ma questo non toglie chesia fatto bene. I Modern Blossom sono un duo che dà promesse. Alcuni brani rimangono grezzi rispetto ad altri, sia nella melodia che nella voce, ma lavorando e accumulando esperienze miglioreranno di sicuro.
Palco Numero Cinque – primo EP:
Strumentalità dura e pensate si focalizza nell’ultimo brano, “Comete d’acciaio”, rendendolo, a mio modesto parere, il miglior in assoluto, tra i precedenti ascoltati. Inoltre si può udire la simulazione di una cometa che cadendo provoca un tonfo musicale di chitarra e batteria. È pura magia!