I Wormhole sono cinque ragazzi della provincia di Matera che suonano musica metal-gothic.
Il loro ultimo lavoro si chiama “The String Theory” e viene così descritto nella biografia della band: “L’album si snoda come un concept in cui i nove pezzi tracciano direttive riconducibili a due grandi temi: il viaggio interiore e il viaggio attraverso le dinamiche universali. Di qui la scelta di dividere l’album in due parti, esattamente corrispondenti a due lati di un vecchio disco in vinile, denominate ‘Inner Side’ e ‘Cosmic Side’.”
Ecco la tracklist:
1. Your Mortal Remains
2. Autumn Leaves
3. Black Crows in Me
4. My Darkest Side
5. Storyteller
6. Poupeè de Porcelaine
7. Simon
8. Time Tilt
9. Burning My Soul
Le atmosfere cupe ricordano molto gli Evanescence e l’accostamento viene ancora più facile vista la voce femminile in comune con la band americana.
Questa è un po’ la costante dell’intero album fatta eccezione per alcuni pezzi come “Black Crows in Me”, che rispetto agli altri ha un intro più intimista, e “Storyteller”, caratterizzata nell’intro da suoni quasi “elettronici” (di cui sinceramente non capisco il senso), e da lunghi assoli di chitarra verso la fine del brano.
Tutta un’altra storia invece per “Burning My Soul”, la canzone più melodica dell’intero disco, in cui è presente il pianoforte; qui la voce di Valentina perde in parte la sua carica aggressiva per lasciare spazio ad una sfumatura più vellutata.
Il disco non mi ha entusiasmato molto, forse perché non sono un’amante del genere o forse perché le canzoni sembrano molto simili tra loro e questo dopo un po’ annoia.
Nonostante questo auguro ai Wormhole il meglio per la loro carriera.
Sito: http://www.wormhole.it
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Myspace: http://www.myspace.com/wormholepostdark
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Valentina Pesenti