Uno degli aspetti migliori dell’essere fan di una band è senza dubbio quello di poterla seguire in tour. Ficcare due cose in borsa e partire verso una città sempre nuova per assistere a un concerto è una delle sensazioni migliori che esistano. È un po’ quello che abbiamo fatto io e alcune mie amiche durante l’ultimo tour dei Finley: abbiamo affrontato viaggi infiniti, abbiamo “macinato” chilometri, siamo state in tante città diverse, abbiamo dormito dove capitava. E tutto questo sempre con un enorme sorriso stampato in viso. Perché quando si fa ciò che si ama, la stanchezza è solo un lontano ricordo.
L’ultima data cui abbiamo partecipato è stata quella del 16 marzo a Moncalieri, in provincia di Torino.
Come il raduno ad Assago, anche questa non era una tappa del tour come tutte le altre: tutti i fan avevano l’opportunità di partecipare alle riprese del nuovo video dei Finley, “Le Mie Cattive Abitudini”. Ormai è risaputo che loro sono senza dubbio una delle migliori band per quanto riguarda il rapporto con i fan e il coinvolgimento di questi ultimi in tutti i progetti del gruppo.
È stato davvero bello poter prendere nuovamente parte al set di un loro video, com’era già successo con “Domani” nel 2007. Le riprese sono durate meno del previsto e hanno lasciato spazio a un meet and greet che, come il solito, è stato caratterizzato da una calca di fan che hanno circondato i ragazzi. È poi arrivato il momento di uscire per permettere la preparazione del locale e il soundcheck delle band che avrebbero dovuto suonare quella sera. Prima dei Finley, infatti, hanno calcato il palco dell’Audiodrome i Faifem e gli H.O.T. Pollice assolutamente su per i primi che hanno scaldato il pubblico, coinvolgendolo nel loro live, e hanno convinto tutti con le loro canzoni molto orecchiabili e trascinanti. Gli H.O.T. invece, non mi hanno entusiasmata particolarmente, soprattutto per il loro genere, molto diverso da ciò che sono abituata ad ascoltare di solito.
Finalmente, quasi a mezzanotte, è arrivato il momento dei Finley. Questo concerto mi è piaciuto in modo particolare, anche per la prima fila che sono riuscita a conquistare. Sotto il palco, senza transenne, è tutto un altro mondo, ci si sente proprio “dentro” il live, ci s’immerge in un mondo parallelo in cui l’unica cosa che conta è la musica. I ragazzi sul palco erano gasatissimi e ci hanno regalato un live davvero energico e pieno di emozioni. I Finley nella dimensione live danno tutti loro stessi, per fare in modo che i loro concerti siano indimenticabili e possano accontentare proprio tutti. Per quanto mi riguarda, non mi stancherei mai di andare a vederli, perché ogni volta è un’emozione nuova, ogni volta scopro qualcosa cui non avevo fatto caso prima e torno a casa sempre più soddisfatta e felice.
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Chiara Marti.
