“Tow the Line-Songs by Nick Drake” (per ascoltarlo http://martinerecords.bandcamp.com/ ) è una compilation realizzata da diverse band della scena underground pavese per celebrare il 40esimo anniversario di “Pink Moon”, ultimo disco inciso da colui che ancora oggi è considerato il più grande chitarrista acustico di tutti i tempi.
Ecco la tracklist (nome della band- titolo della canzone ndr):
Geisha Red Can Satiri – Pink Moon
Kandma – Three Hours
La Debole Cura – Way To Blue
Musashiden – Things Behind The Sun
Stephane TV – Place To Be
The GrOOming – Northern Sky
Massaroni Pianoforti feat. Gabriele Montanari – Which Will
Festinger – Free Ride
S.E.N.S. – Road
Fungus – Riverman
Ziz – Day is Done
Allan Glass – Time Has Told Me
Tutte le dodici cover rientrano perfettamente in quello che viene chiamato rock alternativo, ma purtroppo, come spesso capita anche per le band che presentano delle cover live, il risultato non è sempre soddisfacente, soprattutto se, come in questo caso, le canzoni vengono stravolte. Alla chitarra e voce originale sono state aggiunte sonorità che nulla lasciano di quell’aura malinconica e sofferente che Nick Drake portava con sé e che traspariva anche dai suoi testi, purtroppo resi quasi irriconoscibili in questo disco. Anzi, l’aggiunta di altri strumenti, sembra quasi un avvicinarsi a ciò che chiedevano le major, contro la volontà dello stesso menestrello. Tre sono, però, le tracce che vanno controtendenza: Way To Blue, Which Will, From The Morning. Esse rimangono fedeli alle originali e sono anche quelle che io, personalmente, ho apprezzato di più.
Trovare qualcuno a cui destinare questo album è difficile, perché i fan di Drake, che sanno cosa ci sia dietro ad ogni canzone e che conoscono la personalità dell’artista, non apprezzeranno le nuove vesti dei suoi brani. Per chi invece vorrebbe avvicinarsi alla sua musica, come anche a quella di qualsiasi altro musicista defunto, un album di cover è, secondo il mio parere, il modo sbagliato. Brainstorming ha sempre un occhio di riguardo per la musica emergente, per questo vi consiglio comunque un ascolto, così da poter scovare la band più vicina ai vostri gusti e documentarvi poi sulle loro produzioni.
Valentina Pesenti
