373°K – Lontano

Abbiamo già parlato dei 373°K, in occasione dell’uscita del loro album d’esordio “Spiriti Bollenti” (https://www.brainstormingmagazine.it/2012/09/373k-spiriti-bollenti/ ). Ora, eccoli di nuovo qui con un altro lavoro: “Lontano”, un disco che a tratti ricorda i Litfiba, i Timoria e altre band della scena rock italiana a cui si ispirano. Questi sono gli undici brani che lo compongono ( +1 bonus track):

Lontano
La Fenice
Non C’è Più Tempo Per Voi
Intera
Mia Dolce Metà
Le Ali
Via Da Qui
Gli Angeli
Luce Bianca
Eppure Sei Qua
Le Stelle
Autoconfessione

Il disco si apre con la title track, usata anche come singolo promozionale, che, a mio avviso , è quella che può avere un maggior impatto sugli ascoltatori, merito forse delle chitarre usate in maniera egregia. In “Non c’è più tempo per voi” la tonalità della voce si abbassa, forse volutamente, su un testo che racconta degli uomini che pensano di poter avere tutto solo perché economicamente ricchi. Completamente opposta è la successiva “Intera”, un piccolo gioiello grazie anche ai falsetti. Una citazione la merita anche la bonus track “Autoconfessione”, un piccolo capolavoro!

Ogni canzone è una storia a sè, ma ascoltando e leggendo attentamente i testi, si capisce che tutto ruota intorno alla contrapposizione tra vita e morte, attenuate solo dall’amore che tutto può. Oltre a questa tematica, però, viene aspramente criticata anche la società in cui viviamo, e per questo è ricorrente il messaggio di evasione (concreta, o anche semplicemente fatta con la testa e il cuore).

“Lontano” è un album vario molto curato sia dal punto di vista strumentale e di produzione, sia a livello di testi, per questo lo consiglio a tutti coloro che sono in cerca di nomi nuovi.