E’ il 28 giugno 2014, e probabilmente piazza Duomo non è mai stata così popolata: Milano intera è piena di ragazze provenienti da tutta Italia, diverse in tutto, forse, tranne che in una cosa, il motivo per cui sono lì: gli One Direction.
E’ la loro terza volta in Italia e tutte e tre le date del nuovo tour in programma nel nostro paese (il 28 e il 29 giugno a San Siro e il 6 luglio allo stadio Olimpico di Torino) sono andate sold out nel giro di qualche ora.
Nonostante la data, il clima non è dei migliori, fortunatamente però, verso sera, smette di piovere e ci pensano i 5 Seconds of Summer, la band di apertura, a riscaldare l’ambiente. Accolti con ovazioni mai viste in precedenza per quello che si è soliti definire “gruppo spalla”, i quattro ragazzi danno il meglio di loro con una scaletta che comprende i pezzi più famosi e quelli più recenti, tratti dal nuovo album appena uscito e già primo in classifica.
Da She Looks So Perfect, hit imbattibile, a Amnesia, una tra le più belle tracce del nuovo album, passando dalla cover di Teenage Dream di Katy Perry, che ha letteralmente fatto impazzire i fans. Dopo un’ora circa salutano, ringraziano e scendono dal palco: è quasi giunto il momento che tutti a San Siro stanno aspettando.
Alle 21 precise le luci si spengono, dando il via a quello che ha tutte le carte in regola per essere uno spettacolo indimenticabile: gli One Direction iniziano a cantare sulle note di Midnight Memories, mentre i fuochi d’artificio sparati ai lati del palco preannunciano uno spettacolo senza precedenti.
Poche parole e tanta musica, tra pezzi storici e nuovi successi: si prosegue con Little Black Dress, Kiss You, Why Don’t We Go There, Rock Me. Lo stadio intero, pieno fino all’ultimo posto, mescola le proprie voci a quelle dei ragazzi sul palco.
Basta guardarsi attorno per vedere l’emozione prendere forma sul volto di tutti, sopra e sotto il palco.
La scaletta prosegue con Don’t Forget Where You Belong, sulle cui note ognuno accende la luce del proprio telefono, illuminando San Siro.
E’ il momento di alcuni pezzi storici come Live While We’re Young e C’mon, C’mon, fino ad arrivare ad una delle più attese: Right Now. E’ il momento della coreografia, tutti sanno cosa fare. Ognuno aveva trovato al proprio posto un foglio di plastica e un foglio con le istruzioni: alzarlo durante Right now, niente di più.
Ed è così che tra gli sguardi stupiti e felici di Harry, Louis, Niall, Zayn e Liam sugli spalti viene composta la scritta “We are 1D family” insieme alle bandiere dell’Italia, dell’Inghilterra e dell’Irlanda.
Superata l’emozione, si procede con Through The Dark e Happily, fino a Little Things, una delle più attese e amate dal pubblico e dallo stesso Zayn, che chiede di accendere nuovamente tutte le luci per la sua canzone preferita.
La band sembra inarrestabile: si passa a Moments, Strong, Better Than Words, Alive, One Thing, eseguita mentre la pedana si alzava da terra fino a raggiungere il livello del primo anello, poi ancora Diana, fino all’immancabile What Makes You Beautiful.
Tra una canzone e l’altra i ragazzi parlano, ridono, scherzano tra loro e con le fans: per Liam questo è il più bel concerto da quattro anni a questa parte, Niall afferma di sentirsi a casa in Italia, infine ci pensa Harry a portare le urla al massimo dicendo che si sta davvero innamorando e che ci sono tre cose che ama dell’Italia: il cibo, il tempo e…le fans!
I ragazzi riprendono a cantare con You & I, Story Of My Life, Little White Lies, tutti pezzi tratti dal nuovo album Midnight Memories, e concludono con Best Song Ever, tra le urla, gli applausi, qualche lacrima e, così come avevano iniziato, i fuochi d’artificio!
Sara Picello
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