Uscito lo scorso 30 settembre, “Pop-Hoolista” (da “hooligan del pop”) è il quarto album in studio del rapper milanese Fedez, da quest’anno anche alla guida della categoria Under uomini a XFactor.
Il disco ha debuttato alla prima posizione nella classifica italiana degli album venduti, venendo così certificato disco d’oro dalla FIMI a una settimana dalla sua pubblicazione; dopo un mese è già disco di platino per aver raggiunto la soglia delle 50.000 copie vendute. Dati interessanti, soprattutto in un periodo di crisi come questo, in fondo la casa discografica è Newtopia da lui e J-Ax, quest’ultimo ha preso sotto la sua ala protettiva diversi rapper emergenti come Danny La Home e Grido. Ai premi sopracitati si aggiungono inoltre le milioni di visualizzazioni su Youtube per i video dei primi due singoli.
Registrato interamente a Los Angeles, “Pop-Hoolista” è un concept album composto da venti brani, di cui numerosi in duetto con cantanti italiani che normalmente propongono un genere opposto al suo.
Ecco la tracklist:
Pop-Hoolismo (Intro)
Generazione Bho
Vivere in campagna pubblicitaria
Bella addormentata nel Bronx
Veleno per topic (Feat. Luciouz)
Voglio averti account
Moet sciandon
Magnifico (Feat. Francesca Michielin)
Non c’è due senza trash
Sirene (Feat. Malika Ayane)
L’hai voluto tu
Love cost
Pop-hoolista (Feat. Elisa
Cardinal chic
L’amore eternit (Feat. Noemi)
Come no
Stereo-tipi
Olivia oil
Viva l’iva (Feat. J-Ax)
M.I.A. (Feat. Boomdabash)
I singoli estratti sono: “Generazione Bho” e “Magnifico”, ma anche “Veleno per topic” è stata svelata qualche giorno prima dell’uscita per sfamare i fan.
Due sono i macro temi intorno a cui ruotano i brani: l’amore e le critiche nei confronti della società entrambi sviscerati con metafore e giochi di parole che ad un primo ascolto sembrano ridicoli, ma se ascoltate con la giusta attenzione possono essere spunti di riflessione. “Generazione Bho” per esempio è una fotografia della nostra realtà (“L’iPhone smette di scrivere e tu smetti di vivere”), “Cardinal Chic” ha un inizio simile a “Message in a bottle” dei Police è un attacco alla chiesa (Sua eminenza si è preso l’attico per stare più vicino a Dio… Un occhio benefico e l’altro sul bonifico/La chiesa accumula ricchezze ma il denaro è del demonio/forse gli stanno solo sequestrando il patrimonio, ndr).
L’amore invece viene raccontato sotto diversi punti di vista: risoluto e felice in “Magnifico”; sofferto che deve farsi strada in mezzo ai pregiudizi in “L’amore eternit”; duraturo e vissuto attraverso le immagini di un cartone animato, ma che racconta di vita vera in “Olivia Oil”.
Da segnalare anche “Bella addormentata nel Bronx” per la musicalità e “L’hai voluto tu”, (la mia preferita insieme al duetto con la Michielin), perché nonostante la parte parlata riesce a lasciare ben impresse certe immagini che guardano con nostalgia alla vita di prima quando il successo non era stato ancora raggiunto.
Anche la copertina mi ha colpito molto: raffigura un poliziotto in sella ad un cavallo (con un cono gelato “spiaccicato” in testa come fosse un unicorno) mentre con un bastone invita Fedez, sdraiato a terra mentre vomita un arcobaleno, di rialzarsi; un forte segno di protesta nei confronti del governo italiano.
Questo disco vuole parlare alla “Generazione Bho”, farli aprire gli occhi ed invitarla ad avere una propria opinione sui problemi che affliggono la nostra società, perché loro sono il futuro e questo non è sicuramente una cosa rincuorante vista la passività e l’indifferenza. Mi sento di consigliarlo anche a chi ha dei pregiudizi riguardo ai rapper, perché potrebbe farli ricredere considerato che i temi trattati non hanno nulla a che fare con quelli che si è soliti associare a questo genere musicale.
Valentina Pesenti
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