L’artista che vi presentiamo oggi è Nasov, vero nome Francesco Bordo, napoletano, anche se è Londra la città dei suoi esordi in campo musicale.
Il genere che propone è il folk, ma in una chiave un po’ inconsueta, visto che le canzoni parlano per lo più di disastri naturali e amore per gli animali.
Ma “Catch the biggest fish in the Ocean, then what?”, questo il titolo del suo album, raccoglie anche degli spaccati di vita vissuta, raccontati spesso in chiave demenziale, che riescono anche a strappare un sorriso.
Dieci sono le tracce che lo compongono. Ecco i titoli:
Someone else’s dog
The fluff
Sneezes are fun
I am afraid of foxes
The biggest fish
You, me, seagulls and the sea
Natural disasters
My friend got bitten by a donkey
Seal song
Dying is easy
L’album si apre con un brano in acustico, come è acustico anche “Sneezes are fun”, in cui però sono presenti anche degli elementi elettronici; dobbiamo aspettare il brano successivo per trovare una bella dose di aggressività.
La chitarra è la protagonista indiscussa dei brani, fatta eccezione per “Natural disasters”, in cui la scena viene rubata dalla voce del cantante grazie all’arrangiamento davvero minimal.
Il disco si chiude in maniera solenne con “Dying is easy”, che si avvale anche della presenza del pianoforte.
Nasov è stata una bella scoperta e il suo disco riesce nell’intento di coinvolgere l’ascoltatore. Consigliato a tutti.
http://www.nasov.org/
https://www.facebook.com/nasov
Valentina Pesenti