In uscita il 31 Ottobre Il Gioco di Regina, l’esordio discografico del trio rock stoner dei romagnoli Kayseren, composto da Filippo Filippini alla chitarra e voce, Alex Romagna al basso e Alessandro Leonardi alla batteria e ai cori. Dopo vari tentativi nelle band emergenti, i tre decidono di cominciare a sperimentare la musica con una cover band dei Pearl Jam, per poi decidere di introdurre pezzi propri e abbandonare definitivamente l’idea di partenza.
Originale e non scontata la scelta del loro nome , una storpiatura della parola kaiserin, “l’imperatrice”, che nei tarocchi rappresenta l’arcano numero tre, la creazione, la realizzazione profonda di se stessi, ma anche l’archetipo primordiale, la madre Terra.
La band originaria della provincia di Rimini comincia ad affermarsi nei locali romagnoli e, visto il consenso del pubblico, decide molto presto di incidere il primo concept. Interamente autoprodotto e registrato da Enrico Zavalloni, compositore, produttore discografico e musicista di fama internazionale con il quale collaborano nella ghost track dell’ep.
L’album è ispirato al capolavoro della letteratura moderna di Carroll “Alice’s Adventures in Wonderland”e racchiude con tre canzoni le principali influenze grunge – stoner della band, dai Queens of the Stone Age ai Soundgarden, Nirvana, Pearl Jam, Ben Harper e i connazionali Verdena. Esoterico e mistico il gusto dei Kayseren, arricchito con un simbolismo tutto al femminile; così come il loro nome rappresenta la figura di un arcano femminile, anche l’intero ep ruota attorno alla figura fiabesca di una spietata regina dalle labbra rosse.
“Alice vive nell’illusione di poter vincere la sua personale partita a scacchi contro la Regina di Cuori, ma nel Paese delle Meraviglie è la Regina a governare, per di più non esiste senso logico, le regole vengono improvvisate e il tempo (il bene più prezioso) non esiste più per nessuno… “
Il trio alternative rock gioca con il suono passando da sonorità “dure” a momenti più soft e raccolti. La chitarra distorta, corposa e graffiante, è regina indiscussa di tutto l’ep, come in Nella tana del bianconiglio, dove il sound aggressivo e cupo mantiene l’energia e l’adrenalina per tutta la sua durata.
Lo stesso vale per la traccia il Gioco di Regina, dove il testo accompagna e si plasma perfettamente alle necessità degli assoli di chitarra. Diversa la traccia L’ora del tè, nel quale il finale è smorzato da una ghost track più leggera e morbida a livello acustico, pur rimanendo sempre coerente con il rock energico della band.
I brani all’interno de Il gioco di Regina sono interamente e gratuitamente scaricabili su bandcamp e soundcloud. La band sul suo profilo ringrazia così i suoi supporters:
“Siamo molto orgogliosi del nostro primo lavoro in studio ma siamo anche consapevoli che senza l’aiuto di tante persone la cosa sarebbe stata molto più difficile da realizzare”.
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Francesca Muscarà