I Mutonia sono un gruppo stoner rock formatosi in provincia di Frosinone nel 2009. Inizialmente il loro genere era più vicino al punk, salvo poi virare nel 2012 verso il rock alternativo, trovando poi la loro strada definitiva. “Wrath Of The Desert” è il secondo album della band, uscito lo scorso settembre, che fa da seguito a “Blood Red Sunset”, uscito anche in Svezia. Nella loro seppur breve carriera possono già annoverare anche un album live e un demo, tutti contenenti materiali inediti.
Nove sono le tracce di questo ultimo lavoro:
To 3 To 4
Lonely Soul
Still (Yourself)
M.E.T.H.
Thunderstorm
Among The Gale And The Desert
Meat For Voltures
Coward
The Prodigal Son
Suoni sporchi, psichedelici e distorti tipici del genere: “To Three To Four” è l’ideale per spiegare ai profani “come si fa” lo stoner rock e la parte vocale mette in evidenza la bravura di Matteo De Prosperis “Prostin”.
Tra i brani più riusciti citiamo sicuramente “The prodigal son” e “Lonely soul“, quest’ultima a tratti grunge ricorda un po’ certi pezzi dei Queen of The Stone Age ma con una voce alla Kurt Cobain, dove possiamo percepire una buona armonia sia a livello di scrittura che di arrangiamenti. Entrambi i pezzi potrebbero trovare spazio nelle radio, o se vogliamo stare con i piedi più a terra, semplicemente riascoltarli ad oltranza.
Che ci sanno fare questi ragazzi è lampante, lo dimostra il fatto che con il primo album sono andati ben oltre i confini nazionali e che dall’inizio della loro carriera hanno puntato su canzoni proprie piuttosto che farsi le ossa con le cover di brani più famosi come fanno molti “colleghi”. Personalmente questo genere musicale non mi fa impazzire, ma questo lavoro mi ha colpito in positivo e auguro ai Mutonia di togliersi molte soddisfazioni nei prossimi anni.
Valentina Pesenti
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