I Down to ground sono una band pop-rock dal passato movimentato e ricco di risultati di livello. Usciti vincitori in diversi contest tra i quali “Home Ti Ascolta” e cavalcata l’onda del successo del loro primo disco, “Early in the morning”, nel 2014 si rinchiudono nuovamente in sala registrazioni per dare vita a “The world we live in” disponibile da fine Febbraio di quest’anno.
Il nuovo album è testimone di una grande crescita dei quattro membri della band sia a livello musicale che umano. L’avere Pietro Foresti, che ha collaborato in passato con membri di gruppi del calibro dei “Korn” e dei “Guns N’ Roses”, come mentore li ha di certo aiutati ad indirizzare al meglio i loro sforzi e con questo nuovo album ci regalano l’opportunità di godere della loro crescita.
“The world we live in” è composto da dodici pezzi più una “bonus track”. “Belong”, primo singolo lanciato, ha il compito di introdurre il disco e lo fa con la prepotenza e la sicurezza di chi sa cosa vuole e di cosa è capace.
La voce chiara e melodica di Michele Cesca, accompagnata dalle voci corali di sottofondo, mi ricorda Adam Levine dei Maroon 5. I Down to ground hanno musicalità semplici ma importanti capaci di catturare un pubblico vasto e questa è sicuramente una delle chiavi del loro successo. Questi quattro ragazzi con la loro musica accarezzano il mondo del rock mantenendosi però ai suoi confini per non abbandonare lo stampo pop che hanno ricercato per questo nuovo disco. I loro sono pezzi che si fanno cantare e rimangono impressi nella mente già dal primo ascolto.
“The World we live in”, che sarei curioso di sapere se prende il nome dall’omonimo pezzo dei “The Killers”, nel complesso è un album di caratura elevata per il pop-rock italiano. Uno di quei dischi che dovremmo ascoltare prima di criticare gli artisti emergenti nostrani.
“The world we live in” tracklist:
1) Belong
2) Today
3) The world we live in
4) Anymore
5) The most
6) Take my place
7) In my memory
8) Sunrise
9) Survive
10) You don’t know
11) Fade away
12) On my knees
13) Belong (bonus track)
Facebook: Down To Ground
Twitter: @DowntoGround
Alessandro Alessandrini
