Il progetto Zagreb nasce nel marzo del 2014 tra Treviso e Padova. Dall’incontro di quattro musiciti attivi nella scena underground locale, prende vita un’idea e si consolida un’attitudine. Si tratta di Alessandro Novello (voce/chitarra), Ermanno De Luchi (basso), Alessandro Meneghello (chitarra) e Stefano Bonaldo (batteria).
I testi sono in italiano, lo stampo è decisamente rock ma al contempo influenzato dalle esperienze piuttosto variegate dei quattro componenti. Ben presto iniziano le registrazioni in studio del primo singolo “Ermetico” e i live porteranno i Zagreb a suonare con una certa intensità. Nell’arco di un breve periodo, tra luglio 2014 e agosto 2015, collezionano quasi quaranta esibizioni tra locali e festival.
Il primo disco ufficiale, Fantasmi ubriachi, inizia a prendere forma nel febbraio 2015. È allora che gli Zagreb iniziano a registrare nello studio ferrarese del famoso produttore Manuele Fusaroli (collaboratore di The Zen Circus, Bugo, Giorgio Canali etc.).
Il disco racimola frammenti di vita e rapide considerazioni, messe insieme attraverso un equilibrato mix di sonorità distorte e incalzanti. I brani – decisamente rock – hanno un sapore gustosamente onirico e sospeso. La band gioca con variopinti chiaroscuri che rendono il primo lavoro in studio un disco completo. Il genere e la scrittura non rinnegano le radici iniziali e contemporaneamente si apre verso prospettive più moderne.
Dopo questi brevi accenni biografici, passiamo ad analizzare un pò più nel dettaglio Fantasmi ubriachi.
Dopo un inizio bello tosto con Dentro Una Scatola, aggressiva e irruente, arriva Frammenti, caratterizzata da suoni più delicati. Quest’ultima ha tutta l’aria di essere una canzone d’amore.
Video ufficiale Frammenti: https://www.youtube.com/watch?v=br0i8vxOufI&feature=youtu.be
Con Fuori da qui arriva un ritmo piuttosto energico, stiamo ascoltando un altro pezzo molto forte del disco. La corsa continua, è il turno di Girami la testa. Decisamente più lento il pezzo Il tuo tempo, che è anche il singolo di cui è stato realizzato il video. La sofferenza e l’angoscia non tardano a farsi percepire.
Video ufficiale Il tuo tempo: https://www.youtube.com/watch?v=3JK4Je2ueuw
La parte più bella del pianto ha un titolo profetico: parla d’immaginazione, solitudine, follia, deserti e del vuoto lasciato dalle prospettive future. Con Medusa ritorna l’impeto intervallato da momenti un poco più lenti. Con Non è colpa tua il disco prende un po’ il respiro, è quella che potremmo forse definire la ballata melanconica. A dominare la scena fantasmi ubriachi e sfatti. Chiede l’album Sputo d’asfalto, che mantiene il mood lento e riflessivo della penultima canzone.
Insomma: l’album risulta ben bilanciato tra pezzi ritmici da una parte, e pezzi più lenti dall’altra. La musica dei Zagreb non si lascia dimenticare facilmente: colpisce l’ascoltatore con scariche sonore potenti e testi ammalianti.
E voi cosa ne pensate? Rimaniamo in attesa di una vostra opinione!
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Soundcloud: https://soundcloud.com/zagreb-music
Francesca Pani