Solo la cornice del concerto, Piazza Santissima Annunziata a Firenze, meritava il prezzo del biglietto.
Se a questo, ci aggiungi un grande artista come Max Gazzè, la serata non può che prendere una piega magica.
In occasione del Musart Festival, la piazza è stata trasformata in un piccolo anfiteatro per ospitare quattro serata di musica ( si sono esibiti anche Malika Ayane, Franco Battiato & Alice, e Ludovico Einaudi) e arte : per gli spettatori dei concerti, era possibile infatti, anche visitare gratuitamente alcuni musei.
La serata conclusiva del festival comincia alle 21,45 : le luci si spengono, e un silenzio quasi reverenziale cala sulla piazza. Max Gazzè sale sul palco in sordina, basso in spalla e si lascia andare ad un assolo di riscaldamento.
Accompagnato da una formazione da far invidia ( Giorgio Baldi alle chitarre, Cristiano Micalizzi alla batteria, Clemente Ferrari alle tastiere e Max “Dedo” agli strumenti a fiato), il cantautore romano si snoda fra le novità del cd “Maximilian” (da qui il nome del tour) e vecchi classici (per esempio “La favola di Adamo ed Eva”, canzone con la quale inizia l’esibizione).
Max Gazzè è principalmente un cantastorie moderno, con una grande capacità: riesce a trasformare le sue canzoni in poesie, vere e proprie. Testi mai banali, e accompagnati da una delicatezza rara da trovare.
Passando da “Ti sembra normale”, l’ultimo singolo estratto dal nuovo cd, Max Gazzè ci regala una perla “acustica” con “Il timido ubriaco” (con la quale partecipa a Sanremo 2000, arrivando quarto), “L’uomo più furbo”, “Mente dormi” (a mio parere, una delle sue canzoni più emozionanti), e “Cara Valentina” : dimostrando un coinvolgimento sorprendente, il coro finale della canzone va avanti per due minuti buoni, a canzone finita, finchè Max imbraccia di nuovo il basso e dirige il pubblico. Subito dopo, “L’amore non esiste”, uno dei lavori del trio Fabi-Silvestri-Gazzè.
La vera sorpresa arriva quando un finto cardinale sale sul palco, mostrando un paio di provocatori tacchi a spillo rossi: le note di “Sotto casa”, tormentone del 2013, riempono la piazza e il pubblico si riversa sotto palco. Impossibile resistere seduti, e impossibile non ballare, mentre Max Gazzè ci porge il microfono per fargli da coro.
Una piccola pausa, e poi il bis finale: “La vita com’è” e “Una musica può fare” sono le ultime due canzoni di questa piccola aggiunta. Max sorride, saluta il pubblico, ringrazia più e più volte, si ferma a stringere le mani e poi scompare.
E’ quasi mezzanotte, siamo tutti sudati, emozionati e senza voce, ma sono assolutamente sicura di una cosa: chiunque uscirà da questa piazza stasera, avrà passato una bella serata.
Bravo Max: è proprio vero che “una musica può fare, salvarti sull’orlo del precipizio, quello che la musica può fare” !
La scaletta del concerto:
(Intro acustico)
La favola di Adamo ed Eva
I tuoi maledettissimi impegni
Mille volte ancora
Un uomo diverso
Il solito sesso
Nulla
Su un ciliegio esterno
Teresa
Comunque vada
Raduni ovali
Ti sembra normale
Il timido ubriaco (acustico)
L’uomo più furbo (acustico)
Mentre dormi (acustico)
Cara Valentina (acustico)
L’amore non esiste
A cuore scalzo
Sotto casa
Il bagliore dato da questo sole
Vento d’estate
Annina
La vita com’è
Una musica può fare
Link Utili:
Facebook: https://www.facebook.com/MaxGazzeUfficiale/?fref=ts
Youtube: https://www.youtube.com/user/MaxGazzeVEVO
Sito Ufficiale: http://www.maxgazze.it/
Guiggiani Maila