Sono milanesi, sono giovani e innovativi: stiamo parlando de “L’INTROVERSO”. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il frontman e autore Nico Zagaria. Ecco cosa ci ha raccontato!
Salve ragazzi! Cominciamo subito parlando del vostro ultimo singolo “Manie di Grandezza”, che dal 30 settembre è possibile ascoltare in radio: quanti riferimenti autobiografici ci sono in questo pezzo?
Ciao! Il pezzo è completamente autobiografico. Parla del riscatto, di quando nessuno crede in te ma tu, con l’impegno, gli errori e l’amore, riesci ad alzarti da una situazione stagnante, senza vere e proprie possibilità, grazie ai sogni e all’entusiasmo che speri di trasmettere a chi ti sta intorno.
Il videoclip del singolo è stato interamente realizzato da voi stessi, a costo zero: come vi è venuto questa idea?
Dopo due video e mille altre spese, non avevamo più budget per girare un altro videoclip, ma avevamo voglia di spingere una delle nostre canzoni preferite di questo disco, così abbiamo deciso di provare a girarcelo da soli. Abbiamo fatto due chiacchiere tra noi e poi Futre, il nostro bassista, e Mauro Ferrarese, un amico d’infanzia, si sono buttati in questa nuova avventura e l’hanno reso realtà. Dentro ci sono i nostri miti, le nostre idee e la nostra visione del mondo.
Il vostro ultimo CD, “Una Primavera”, è stato prodotto da Divi Autelitano (cantante e bassista de “I Ministri”): è stata una influenza importante, a livello di lavorazione del CD?
Certo, è stato il membro aggiunto. Ha seguito attentamente ogni canzone di questo album, ha dato idee, ha assecondato i nostri gusti, ci ha messo sotto con metodi da gruppo già affermato. Abbiamo costruito il disco in un anno e mezzo e, insieme, abbiamo rispettivamente affrontato aspetti mai toccati prima.
Come si è formato “L’Introverso”?
Eravamo amici già prima di iniziare a suonare, alcuni di noi si sono conosciuti tra i banchi delle scuole superiori, in cui le uniche cose che condividevamo erano promozioni conquistate in extremis, sospensioni (a dir la verità io una sola volta, Futre tutti gli anni) e, soprattutto, cd e mp3. Ricordo ancora il primo concerto che abbiamo visto insieme: i Coldplay al Forum d’Assago, nel 2002. Avevamo scavalcato ed era stato molto eccitante. Se un giorno ci suoneremo, promettiamo di farci scalare il costo di quei due biglietti dal cachet. Col tempo, comunque, ci è venuta voglia di farla, la musica, così abbiamo formato una band. Siamo cresciuti insieme sotto molti punti di vista, la musica è un importante collante, ma non è l’unica cosa che ci lega.
State già lavorando a qualcosa per il vostro prossimo CD?
Per il momento no. Dopo una pausa di qualche mese, nel nuovo anno siamo pronti per ripartire in tour e portare “Una primavera” ancora sui palchi.
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Guiggiani Maila