Sono un trio, sono romani, e fanno musica che vi farà domandare dove siete stati fin adesso per non averli ascoltati! Per voi lettori di Brainstorming Magazine, oggi abbiamo intervistato gli ACID MUFFIN.
Ciao ragazzi! Benvenuti! Per incominciare: il vostro album di esordio “Bloop”, è uscito il 7 novembre: cosa potete raccontarci di questa esperienza?
Considerato che abbiamo passato 11 mesi in studio per dare alla luce “Bloop”, potremmo quasi scriverci un libro su questa esperienza… a parte gli scherzi, è stata davvero dura, non è semplice racchiudere in ogni singolo brano la giusta intenzione per poter trasmettere all’ascoltatore quella determinata emozione nascosta tra le note. E soprattutto non è semplice riuscire a mettere insieme 12 canzoni e creare un viaggio musicale in cui l’ascoltatore possa perdersi e restare piacevolmente sorpreso ad ogni svolta. Alla fine siamo convinti di essere riusciti a realizzare un album completo e di qualità, abbiamo dedicato davvero molto tempo alla cura del sound, degli arrangiamenti e dei testi per raggiungere quell’equilibrio tra atmosfera e poesia che cerchiamo da sempre.
Avete condiviso il palco con band come L7, Arcane Roots e Il Teatro degli Orrori, oltre ad aprire le date dei The Quireboys in Italia: quanto vi è servito a livello creativo?
Tutto quello che ci succede e ci circonda stimola la nostra creatività, chiaramente condividere il palco con band di questo calibro non ha fatto altro che arricchire ulteriormente il nostro potenziale creativo. Questo tipo di esperienze contribuiscono a farti crescere come artista ma anche come persona.
A quali correnti musicali principali vi associate?
“New Grunge” è l’ultima etichetta che ci hanno appiccicato addosso… in passato siamo stati catalogati come “Grunge”, “Post Grunge”, poi “Post Rock”e infine “Alternative Rock”. In realtà essere associati ad una corrente musicale è una cosa che non ci interessa, non stiamo cercando di imitare qualcuno o seguire la moda del momento. Noi facciamo Rock e sperimentiamo seguendo le nostre sensazioni, la musica non è una cosa che stabilisci a tavolino, è l’espressione di tutto ciò che hai dentro e che altrimenti non saresti in grado di tirare fuori.
I vostri testi sono in inglese: è una scelta solo musicale o dettata anche da altre ragioni? Come per esempio la potenziale (e meritata, aggiungerei, NDA) diffusione all’estero?
Anche questa non è stata una scelta ragionata, ci è venuto naturale pensare i testi in inglese sin dall’inizio. Con tutta probabilità è stata la musica stessa a farci andare in questa direzione, abbiamo lasciato che ogni cosa scorresse spontanea.
Quali sono i prossimi progetti per la band?
Per adesso ci stiamo dedicando alla promozione del nuovo album quindi vi consigliamo di seguire le nostre pagine social e il nostro sito www.acidmuffin.com per restare aggiornati sulle news e sui prossimi eventi. Non possiamo anticipare altro… vi ringraziamo per lo spazio che ci avete dedicato, un abbraccio e a presto.
LET’S ROCK.
Guiggiani Maila
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