Someday: “non mollando mai, qualcosa prima o poi accade”

I Someday nascono a Collegno, città alle porte di Torino. Il nucleo originario comprende Daniele Bianco, chitarra e voce, e Michele Fierro, basso. Si aggiunge successivamente Fabio Digitali alla batteria. Dopo diversi anni di live decidono di collaborare con la Seahorse Recordings dando così alla luce il loro primo LP, “THIS DOESN’T EXIST.”

Ciao ragazzi, è un piacere intervistarvi! Iniziamo con la prima domanda: come mai Someday?
Ciao, piacere nostro! Abbiamo scelto il nome Someday molto tempo fa… cercavamo un nome che rappresentasse qualcosa di indefinito, qualcosa che lascia sospesi in un limbo…crediamo di aver scelto il nome giusto per definire questa sensazione che abbiamo cercato di trasferire nella nostra musica.

Rimanendo sempre su questo genere di domanda, THIS DOESN’T EXIST è un titolo particolare. Come mai questa scelta?
Buona parte dei testi parlano di cose che non ci sono più, che sono scomparse o non potranno mai accadere…per riallacciarci a quello che dicevamo prima, qualcosa di indefinito e inafferrabile…poi l’idea di spiazzare chi legge il titolo…ci piace molto!

Raccontateci un po’ come è nato il vostro ultimo album.
This Doesn’t exist è nato nel modo più naturale…raccogliendo tutti i brani più rappresentativi del nostro repertorio, non senza difficoltà nel percorso che dalla cantina ci ha portato al primo disco ufficiale, ci vuole tanta passione e determinazione, doti (secondo noi) rare di questi tempi.

Il percorso artistico che abbiamo seguito è stato lungo ma sempre in crescita…siamo la dimostrazione che non mollando mai, qualcosa prima o poi accade (ovviamente credendo in quello che si fa), quindi il nostro piccolo consiglio ai musicisti che leggeranno è…non arrendetevi!

Qual è la cosa che vi piace di più dell’essere musicista e quella che vi piace meno?
Dell’essere musicista amiamo l’odore della sala prove, la felicità di quell’attimo in cui trovi gli accordi giusti e con brevi scambi di sguardi capisci che sta nascendo un nuovo pezzo… non ultimo il fatto che ai concerti tendenzialmente la band beve gratis!

…l’aspetto che ci piace di meno è che a volte la Band non beve gratis (e non viene pagata)! A parte gli scherzi, la nota dolente è il sacrificio economico che questa passione richiede…

Qual è il brano a cui siete più legati di This doesn’t exist?
Una domanda veramente difficile. Il cuore ci dice “FORGOTTEN” essendo uno dei primi pezzi scritti, nato nel salotto di casa… ma la ragione ci sposta verso “LAST LESSON” in quanto nostro singolo con il quale speriamo di doppiare le visualizzazioni di Waka-Waka di Shakira o perlomeno Happy di Pharrell Williams!

Progetti futuri?
I nostri progetti futuri sono legati agli U.S.A. verso i quali partiremo il prossimo giugno per un tour di una ventina di date. Inoltre stiamo lavorando al nuovo disco, parallelamente alla preparazione di tutti il live in Italia…non ci siamo mai fermati, non lo faremo certo ora!

Ultima domanda: Se doveste descrivere la band con una bevanda, quale scegliereste?
Bella domanda, preferiamo rispondere in termini temporali, dalle 9 alle 18 birra, dalle 18 alle 21 vino e dalle 21 in poi Whisky. …insomma, perché escludere qualcosa?

Camilla Ortolani

www.facebook.com/somedaytorino

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