Nel 2007 usciva il loro primo album, “Consider Us Gone”. Qualche album dopo, una partecipazione al Festival di Sanremo e parecchi tour tra Giappone, Cina e Russia, i Melody Fall festeggiano i loro primi dieci anni di carriera! Noi eravamo alla prima data del tour, a Torino, e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Fabry, il cantante!
A dieci anni dal primo disco festeggiate con un tour: quali sono i ricordi più belli legati a questi primi dieci anni di carriera?
Quanto nastro abbiamo di registrazione? Sono tantissimi! Però sicuramente il primo tour in Giappone, che abbiamo fatto praticamente quando andavamo ancora a scuola. Ci ha portato a vivere la musica in maniera professionale: non era più un “troviamoci in sala prove e suoniamo per il gusto di farlo”, ma era un altro livello quindi lo porterò sempre nel cuore in maniera particolare. Poi l’avventura di Sanremo, che si fa una volta nella vita e spero di raccontarlo ai miei nipoti. E poi potrei dire tutte le persone che ho incontrato grazie alla musica, sia qui che all’estero perché ho visitato posti che senza i Melody Fall non avrei mai potuto vedere e sono riuscito a conoscere gente fantastica in giro.
In questi anni avete affrontato diversi cambiamenti: c’è qualcosa che non rifareste?
E’ un discorso molto difficile legato alla visione che la musica italiana ha della musica pop. Quando è uscito “Consider Us Gone” noi avevamo un certo tipo di pubblico underground, e dopo il 2008, quando abbiamo fatto il salto ad una major (Universal) e il disco in italiano, abbiamo perso un po‘ di quel seguito e ci siamo fatti dell’altro pubblico più “pop” legato magari ad Mtv e Trl. Se dovessi scegliere e tornassi adesso con un flash nel 2008, probabilmente non farei Sanremo come Melody Fall, ma lo farei con un altro progetto e un altro nome, mantenendo invece i Melody Fall sui binari che avevano in precedenza.
A proposito di cambiamenti: in cosa vi sentite maggiormente cambiati rispetto a dieci anni fa?
Da un certo punto di vista, la visione che abbiamo della musica è diversa perché non è più un hobby come può essere suonare solo per divertirti, ma la vediamo da un punto di vista molto più professionale da un po’ di anni a questa parte. Quindi la visione che avevamo dei Melody dieci anni fa era “andiamo, suoniamo, ci scassiamo, party!”, mentre adesso ci divertiamo naturalmente tanto, però vogliamo anche che lo show sia di un certo livello, che le canzoni siano belle quando le scriviamo, fare anche una bella figura sul palco naturalmente… quindi le visioni sono molto diverse della situazione live.
In occasione della prima data del tour, stasera, ci saranno delle sorprese! Sono previste anche nelle prossime date?
Sì, lo dico a voi in esclusiva! E’ uscita una nuova canzone dal titolo “The Scene” e filmeremo la canzone durante tutte le tappe del tour, e poi verrà montato ed entrerà nel video ufficiale del brano.
Avete intenzione di portare il tour anche all’estero?
In questo momento no, fino a giugno. L’ultima data in Italia ce l’abbiamo a maggio, poi ci fermeremo un paio di mesi per registrare il nuovo album, che probabimente uscirà a settembre. A luglio torneremo in Cina, e a settembre con l’uscita del nuovo album torneremo in Giappone!
Ultima domanda: se dovessi descrivere la band con una bevanda quale sceglieresti?
Direi Red Bull, perché ne siamo drogati!
Noemi Schiari