Il mese scorso vi abbiamo presentato “La nuova stagione” il primo EP di Dileo ed oggi sarà lui a parlarvi un po’ di sé.
Ciao Dileo, è un piacere intervistarti! Parlaci un po’; del tuo EP, come è nato “La nuova stagione”?
Ciao Camilla, è un piacere anche per me.
”La nuova stagione” è nato in un periodo di forte cambiamento, è un disco molto “di pancia” dove i pezzi sono stati praticamente scritti di getto in un arco di tempo che copre sei mesi, cioè un autunno e l’inverno successivo. Era un periodo in cui mi fermavo molto a guardare, sia ciò che riguardava me, sia cose che capitavano intorno a me e da una serie di spunti sono nate molte canzoni. Quando ho capito che alcune significavano molto ho scelto i quattro “centri” di quel momento storico e ne ho fatto quella che volentieri definisco una raccolta di foto, un mini album che potrò risfogliare, che mi ricorda un’evoluzione significativa nella mia vita.
Qual è il brano a cui sei più legato?
Proprio per quello che ti dicevo non c’è un brano a cui sono più legato di altri, forse “Inverno” potrebbe avere una valenza particolarmente importante, esclusivamente perché rappresenta l’epilogo di quel periodo non leggerissimo, quindi è una sorta di “liberazione” per me.
Come mai non hai scelto di suonare in un gruppo?
Ho suonato per molti anni in diverse band. Ad un certo punto ho deciso che era giunta l’ora di provare ad “esplorarmi” davvero, come artista e come persona, per questo avevo bisogno di meno coralità possibile, anzi, probabilmente il sound a tratti “domestico” di questo lavoro è dovuto proprio a questa esigenza, al non cercare neanche troppe sovrastrutture, al voler essere più nudo, più diretto possibile.
Come è nata la collaborazione con Daniele Amoresano?
Mi innamorai artisticamente di Daniele la prima volta che lo sentii suonare le sue canzoni diversi anni e quando scrissi i pezzi di questo lavoro non ebbi alcun dubbio sulla scelta di chi avrebbe dovuto “produrle”, lavorarci con me, anche perchè scegliere un producer è un atto di estrema fiducia, deve essere cieca e totale. Credo che lui sia in assoluto una delle persone più talentuose che abbia mai conosciuto, con un’enorme sensibilità artistica e il fatto che sia nata una bella amicizia mi rende doppiamente orgoglioso, è una persona da cui imparare molto.
Progetti futuri?
Credo di essere piuttosto “lento” nella scrittura, tendo a scrivere solo quando ritengo sia davvero importante, sono poco avvezzo all’esercizio di stile. Nonostante questo sto già pensando a un disco successivo, anche se non ho ancora idea di come e quando si realizzerà. Per adesso mi concentro sul suonare, fare live è un aspetto importante del fare musica ed è anche uno dei più gratificanti in quanto lo scambio con gli altri è tangibile.
Ultima domanda, se dovessi descriverti con un cocktail quale sarebbe?
Uno “stinger”, senza dubbio!
