La cornice è di nuovo quella del castello sforzesco di Pavia: a pochi giorni di distanza dalla prima data, che ha visto sul palco Le luci della centrale elettrica, la rassegna Estate in castello 2017 prosegue con Paola Turci e il suo Secondo Cuore Tour.
Per Paola è il primo concerto estivo, a un mese dalla fine del tour nei teatri, e l’emozione è palpabile, sia sopra al palco che sotto, tra il pubblico, dove tre generazioni diverse di persone si incontrano e si uniscono, accomunate dalla stessa passione.
La scaletta è molto varia, ben calibrata, ma lascia spazio a numerosi momenti di improvvisazione in cui la cantante scherza con i fans, risponde, accorda la chitarra o racconta episodi di vita quotidiana, creando un ambiente molto intimo, familiare.
Paola e il suo pubblico sono due elementi di uno stesso insieme: “Mi sento un po’ una castellana senza corona qui, ma la mia corona siete voi”, ha detto.
Esegue gran parte dell’ultimo album, in due ore di spettacolo, da Combinazioni – meraviglioso brano scritto per lei da Niccolò Agliardi e Edwyn Roberts – a Tenerti la mano è la mia rivoluzione, ma anche La prima volta al mondo, La vita che ho deciso e Fatti bella per te, che apre il primo dei due bis che l’artista concede.
Non solo: ripercorre la propria storia proponendo un repertorio vastissimo che comprende Stato di calma apparente, Bambini e Piccola canzone d’amore, la prima canzone d’amore con cui si è cimentata, fino a tornare alle proprie origini, al dialetto romano, con Ma dimmi te.
“Questo brano”, dice Paola, “racconta di una donna. Una donna tenace, dura, tosta, cruda, ma che davanti all’amore si piega e si disarma, anche a ottant’anni, a qualsiasi età, l’amore ti colpisce.
Questa canzone è dedicata a tutte quelle donne, perché qui ce ne sono.”
Una di loro, sicuramente, era sul palco.
Sara Picello