È uscito il 28 marzo “Ibrido”, l’album di esordio di DALO.
Il cantautore livornese ha così inaugurato la propria carriera da solista, dopo diverse esperienze con vari gruppi della musicale toscana.
«Ho deciso di guardarmi allo specchio per capire chi fossi. Ma il riflesso non aveva forma, era in continua evoluzione. Ibrido» queste le parole di Davide Lonzi per descrivere il suo progetto artistico.
Con otto canzoni per ventisette minuti totali, l’album presenta un sound synth-pop, dalle ritmiche decise e arricchite di sonorità urbane.
È il mood cantautorale a prevalere, con testi e melodie proprie di uno stile italiano moderno e originale.
L’anticipazione del progetto è affidata al lancio dei due singoli Non ho bisogno di niente e Nel bene e nel male, entrambi accompagnati da videoclip diretti e realizzati da Tommy Antonini.
Il primo dei due brani racconta la presa di coscienza di sé e la comprensione di poter contare esclusivamente sulla propria autenticità: quest’ultima, troppo spesso messa in dubbio, viene elevata oltre il giudizio altrui, l’amore malato, le pressioni e l’ansia.
Anche in Nel bene e nel male torna il tema dell’autenticità, nella sua assenza all’interno dei momenti propri del periodo storico in cui si annida il malessere della vita narrato dal brano: si parla, infatti, del disagio e della difficoltà di vivere all’interno di una società cinica ed eccessivamente attenta alla forma più che al contenuto.
Unica soluzione, provare ad assaporare l’essenza della vita in qualsiasi momento quotidiano della vita, perché “È vero sono troppo asettico, ma cerco solo il vero nelle cose / Ho solo voglia di sentir la pelle tremare nel bene e nel male”, recita il brano.
Giulia Di Leo
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