Vi siete mai guardati attorno dopo un festival? Cosa rimane quando la musica si spegne e la gente va via? Ce lo raccontano i ragazzi e le ragazze incaricate di pulire dopo il festival.
Trattiamo i festival come discariche
Ci si trova davanti ad una discarica. Facilmente immaginabile. Ci preoccupiamo tanto dell’ambiente e di pulire casa, ma quando ci troviamo ad un concerto trattiamo quel posto come una vera e propria discarica. Nessun rispetto per chi pulirà dopo, ma neanche per noi. Perché per tutto il tempo del concerto ti sei divertito sopra un cumulo di sporcizia.
Per farti capire meglio di cosa stiamo parlando… in Inghilterra i festival producono all’incirca 23500 tonnellate di spazzatura. I ragazzi che puliscono dopo il concerto hanno raccontato di aver trovato le cose più assurde. Molly, una volontaria di 24 anni, racconta “sono stata molto fortunata, perché ho trovato intere tende piene di oggetti ancora buoni. C’erano tantissime candele, sedie da campeggio, alcolici… tutte cose abbandonate dalla gente. Ma la cosa più divertente che ho trovato: una serie di abiti grassi gonfiabili che erano stati personalizzati per assomigliare a One Direction“.
Un’altra volontaria è ancora disgustata dal genere umano e commenta “Siamo noi i veri maiali“. Al di là degli oggetti simpatici, quello che spesso trovano i volontari è proprio disgustoso. C’è chi dice di aver trovato in una tenda una piramide quasi perfetta di escrementi. Una ragazza commenta “gettiamo i rifiuti ovunque, come se non fosse un nostro problema. Ma la verità è che è un tuo problema, e vale la pena pensarci anche quando sei a un festival“.
Trattiamo i festival come se fossero terra di nessuno, ma è la nostra terra e quella sporcizia rimane e inquina. L’euforia e la gioia di essere al tuo concerto preferito, non può essere una scusa per comportarci come delle bestie. Dovremmo trattare i festival come se fossero casa nostra, sperando che la nostra casa non sia una discarica.
leggi anche: Festival musicale Edimburgo, telefonini banditi per “vivere davvero il momento”