Si scrive Gabriele Centelli, ma si legge Tacoma. Compositore e autore livornese, già attivo dal 2013 nel mercato discografico indipendente con la band Platonick Dive, con cui ha pubblicato tre album ed effettuato numerosi tour tra Italia, Europa e Stati Uniti, torna con il nuovo singolo “Ossigeno“, una canzone – ricordo, nata dal bisogno di raccontare un’esperienza, che ci insegna che dopo la tempesta torna sempre il sereno.
Di questo e di molto altro ancora ci ha parlato in questa piacevole intervista.
È da poco uscito il tuo nuovo singolo, “Ossigeno”, una canzone – ricordo. Protagonista una malinconia che però lascia spazio anche alla consapevolezza che dopo il buio torna sempre la luce. Come e quando è nata?
“Ossigeno” è la prima canzone che ho scritto quando ho deciso di dar vita a TACØMA, circa un anno fa. Stavo affrontando una fase di rinnovamento, di riscoperta di me stesso sotto una nuova luce, con una nuova veste. Avevo voglia di sperimentare la mia scrittura e creare qualcosa che non avevo mai fatto prima.
“Ossigeno” parte da un’esigenza: quella di raccontare un’esperienza. Per te la musica quindi risponde ai bisogni di un artista?
Assolutamente sì. La musica, come qualsiasi arte vera fatta con cuore e sincerità, è il mezzo di comunicazione ed espressione principale di un’artista. Scrivere musica è un’esigenza personale, è il mio tramite col mondo, la terapia a cui non posso rinunciare.
Facciamo un passo indietro. Il tuo percorso artistico affonda le radici nel 2013 con i Platonick Dive. Com’è stato il passaggio dalla band alla carriera solista?
Sono in perenne movimento artistico, in perenna ricerca di nuove ispirazioni e modi per sviluppare la mia creatività. Crescendo, ho scoperto di avere un lato pop che, coltivandolo, avrebbe potuto portarmi a nuove avventure. E quindi eccomi qua, anche se i Platonick Dive sono vivi e vegeti. Sono soltanto un’altra creatura.
Quando e perché hai deciso di intraprendere una carriera solista?
Quando ho realizzato che avevo voglia di metter un po’ più di colore attorno a me stesso ed attorno a tutti noi.
Tornando ad “Ossigeno”. Il singolo anticipa un album? Se sì, cosa dobbiamo aspettarci e quando uscirà?
“Ossigeno” è il primo singolo e quindi il mio primo biglietto da visita. Ne seguiranno altri, per allargare gli orizzonti ed aprire le porte dell’immaginario TACØMA al pubblico.
Un argomento che ti sta molto a cuore è il ruolo dei social network nella nostra vita, che da un lato uniscono ma dall’altro separano, perché rendono tutto virtuale e, quindi, poco reale. Secondo te quanto sono importanti nella musica? Quanto possono essere di supporto ad un artista?
I social network sono fondamentali nella musica e nel supporto di un’artista, soprattutto all’esordio. La comunicazione è tutto, le persone devono sapere qual è il tuo messaggio e come vuoi arrivare a loro. Però la tecnologia non può e non deve sostituire la vita reale e la magia che solo la presenza fisica può offrire.
Quali sono le tue influenze musicali?
Le mie influenze musicali sono molteplici e molto differenti tra loro: l’elettronica moderna (Moderat, Four Tet, Jamie XX), l’alternative rock americano 90’s (Nirvana, Sonic Youth), il romanticismo decadente dei The Cure e robe strumenali dal forte impatto emotivo come Slowdive e Explosions In The Sky. Tra gli artisti attuali sicuramente Post Malone, Tycho, The Blaze.
Tu hai calcato palchi sia insieme alla tua band che da solo. Quanto conta per te la dimensione live?
La dimensione live è fondametale per un musicista. Credo che sia la massima espressione del percorso che intercorre tra la genesi delle tue composizioni, passando per le release, fino ad arrivare “realmente” di fronte al pubblico. Poi in questo preciso momento storico più che mai, la gente ha voglia di concerti, ha voglia di cantare i brani dal vivo, ha fame di show ed intrattenimento.
A tal proposito… Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci sarà un tour?
Per adesso io e il mio team vogliamo concentarci sul lancio del progetto, aprire le porte del mondo TACØMA a più pubblico possibile. Creare arte e comunicare in modo vero e sincero. Poi penseremo ai concerti, ai tour e a tutto il resto.
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Anna Gaia Cavallo
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