Il 9 settembre 1998 se ne andava un pezzo importante della musica italiana: Lucio Battisti. Oggi sono esattamente 21 anni dalla scomparsa di uno dei cantautori che hanno fatto la storia della musica. La sua musica ha influenzato tantissimi artisti moderni, tra cui per esempio anche i Pinguini Tattici Nucleari. Abbiamo deciso di omaggiare il grande musicista ripercorrendo le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera.
Lucio Battisti: i primi anni
Lucio Battisti è nato il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone, nel Lazio. E’ figlio di Alfiero, impiegato al dazio, e Dea, casalinga. Ha una sorella minore, Albarita (1946-2003). Il fratellino Lucio è nato nel 1940 ed è morto a soli due anni. Il giovane Lucio è costretto a prendere il diploma come perito elettrotecnico per accontentare il padre che minaccia, se trascura gli studi, di non firmare la richiesta per l’esenzione alla leva.
Il giovane Lucio è un artista a tutto tondo. In gioventù praticava il surf con il suo amico Adriano Pappalardo. Coltiva la passione per il disegno, la pittura e il cinema, grande ammiratore di Totò e del duo Franco & Ciccio. Dopo aver superato gli esami di terza media chiede come regalo ai suoi genitori una chitarra. Questo è il primo passo che lo avvicinerà alla musica.
Comincia facendo gavetta con il complesso di area napoletana I Mattatori, poi con I Satiri di Roma e infine entra ne I Campioni trasferendosi a Milano. Nel 1965 attira l’attenzione di Chrtistine Leroux, talent scout per la casa discografica Ricordi, che gli presenta Giulio Rapetti, in arte Mogol, con cui scriverà i suoi più grandi successi. Battisti inizia a lavorare come autore, ma sarà proprio Mogol ha riconoscere in lui un gran talento e a spingerlo a diventare un cantautore. Non solo autore, ma anche interprete dei propri brani.
Il successo
Lucio si fida di Mogol e pubblica i suoi primi lavori discografici. Una partenza con scarse vendite, ma il successo arriva nel 1967 come autore in coppia proprio con Mogol del brano 29 settembre, interpretato dall’Equipe 84,che si classifica al primo posto della hit parade. Da questo momento la sua carriera prende il volo.
Nel 1969 Lucio sale, per la prima e ultima volta, sul palco del Festival di Sanremo con il brano Un’avventura acquisendo tanti consensi dal pubblico quante critiche dai giornalisti di settore e pubblica il suo primo album omonimo.
Nella trasmissione televisiva Speciale per Voi di Renzo Arbore, Lucio lancia l’indimenticabile Acqua Azzura, Acqua Chiara che lo consacra nell’olimpo della musica. Arriva terzo al Cantagiro, vince il Festivalbar, parte per il suo primo tour.
Il resto è semplicemente storia. Da questo momento Battisti diventa una pietra miliare della musica italiana e a distanza di anni la sua musica non smette di risuonare nelle case e nel cuore degli italiani.
Una piccola curiosità. Durante un viaggio a Londra di Mogol e Battisti: il primo incontra Bob Dylan, il secondo riceve un’offerta strabiliante dai produttori dei Beatles intenzionati a lanciarlo negli USA. E Battisti che fa? Declina l’offerta. Battisti è sempre stato un personaggio taciturno e riservato. Nel 1978 rilascia la sua ultima intervista: «Non parlerò mai più, perché un artista deve comunicare solo per mezzo del suo lavoro».
(Foto: Rolling Stone Italia)
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