Donne e musica, chi si nasconde dietro un concerto
A volte manager e artisti hanno grandi progetti tra le mani, ma non abbastanza soldi per portarli alla luce. In loro soccorso arriva la figura di cui parleremo oggi, non ha un nome preciso quindi la definiremo: fundraising e project manager.
Ci illustrerà questa figura Azzurra Funari. Ha studiato psicologia con specializzazione in psicoterapia, ma la vita per lei ha scelto un percorso diverso. Un po’ per caso è finita a lavorare nel fundraising e nella comunicazione.
“Mi sono innamorata di questo mondo e ci sono rimasta, fino ad approdare in Doc Servizi, la cooperativa che tutela tutti quei professionisti che fanno parte del mondo dello spettacolo. La mia esperienza con loro è iniziata nel mondo della comunicazione e si è completata con la progettazione, attività che svolgiamo sia per la rete Doc che per esterni”.
Cosa vuol dire essere una fundraising e project manager? Quali sono i tuoi compiti?
In poche parole, mi occupo di progettazione e bandi e spesso svolgo anche l’attività di project manager per alcuni progetti specifici che accedono ai finanziamenti. Vuol dire aiutare l artisti e società (label, agenzie di Booking o organizzatori di eventi) a trovare i fondi per poter finanziare le loro attività, che siano progetti discografici, tour, festival o attività formative legate al music business. Il mio compito è quello di individuare i bandi adatti per ogni idea progettuale e di affiancare le società in tutte le fasi, dalla progettazione, dalla presentazione della domanda, alla realizzazione del progetto fino alla fase di rendicontazione delle spese sostenute.
Se qualcuno volesse seguire la tua stessa carriera, che consiglio gli daresti?
Il consiglio che mi sento di dare è quello di ascoltare e apprendere il più possibile dalle persone che incontriamo nel nostro percorso, perché non sappiamo dove può portarci. Oltre ad ascoltare bisogna sentire, cogliere i segnali, sia quelli esterni che quelli del nostro istinto.
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