E’ iniziato mercoledì sera dall’Hiroshima Mon Amour di Torino il mini tour dei The Kolors, che li vedrà successivamente sui palchi di Milano, Roma e Napoli.
I concerti erano previsti per lo scorso aprile, ma sono stati rimandati per gli impegni televisivi di Stash Fiordispino, nel ruolo di professore, nel programma Amici di Maria De Filippi, che li ha resi noti al grande pubblico.
The KOLORS: spettacolo
La band partenopea ha intrattenuto il pubblico per due ore con una scaletta che ripercorre le tappe del loro percorso artistico: un continuo crescendo dall’album I Want, passando per Out e per finire con You, senza dimenticare le ultime hit più famose non contenute negli album.
Uno show semplice e scarno, senza fronzoli, dove ad emergere è proprio la musica, o come dice Stash “il suonato”. Una dimensione, quella del club, alla quale la band tiene particolarmente sia per la vicinanza con il pubblico, sia perché ritornano dove per loro tutto è cominciato. Emerge la voglia dei ragazzi di suonare e il loro divertimento puro nel farlo. L’alchimia che si respira con il loro pubblico è bella ed è davvero uno scambio reciproco.
Scaletta
La scaletta è un mix perfetto per accontentare tutti; dai fan più accaniti che tengono particolarmente al primo disco “I Want” dandone ampio spazio con i brani “Keep On Smiling”,”I don’t give a funk”, “No more”, “Light on”, a quelli arrivati con il grande successo, con i brani “Me Minus You”, “Why don’t you love me” e l’immancabile chiusura con “Everytime”. Omaggiano espressamente i fan che hanno richiesto “Crystallize” in scaletta e per il grande pubblico le italiane “Pensare male”, “Frida” il brano sanremese, e il nuovissimo singolo con Gue Pequeno uscito proprio 4 il ottobre, “Los Angeles”. La band non rinuncia nemmeno alle cover, punta di diamante “Smells Like Teen Spirit”, prova del nove che dimostra per chi ancora non ne fosse convinto che ci sanno fare e non poco.
A chi li critica durante lo show, Stash risponde “questo è uno show per famiglie, ci piace suonare e divertirci con chi ci viene a vedere, e sembra scontato dirlo ma questo per noi è tutto, è molto importante che siate qui!“. In effetti il pubblico è realmente eterogeneo, tutto allo stesso modo colpito e gasato!
Tirando le somme i The Kolors dimostrano ancora una volta di essere musicalmente completi, coinvolgenti e catalizzatori d’attenzione. Cosa non facile avendo alle spalle uno show così scarno, una scelta con la quale confermano di essere una vera band capace e che, onestamente, meriterebbe molto di più. Personalmente li preferiamo in inglese, e siamo ancora convinte che un giorno non molto lontano punteranno su orizzonti più ampi, fuori dall’Italia, perché non hanno nulla da invidiare a band oltreoceano!
Noemi Schiari