Questa mattina Albano ha raccontato al programma “No stop news” di RTL 102.5 come sta vivendo questo periodo di quarantena le difficoltà e le speranze sul futuro. Un’intervista toccante che ci ha fatto sentire tutti ancora più vicino. Insomma, che tu sia ricco o povero siamo proprio tutti sulla stessa barca.
Albano racconta la quarantena
“Stiamo combattendo la terza guerra mondiale – racconta Albano – sono nato quasi alla fine della seconda guerra mondiale, questa la vivo come la vivono in tutto il mondo: con paure e attenzioni. La mia fortuna è che circa cinquant’anni fa decisi di vivere in campagna e quella è stata veramente una scelta vincente. Al mattino posso camminare, fare il contadino e muovermi ma mi rendo conto di quanti italiani sono agli arresti domiciliari. Io sono ora per la prima volta a contatto quotidiano dalla mattina alla sera con i miei figli. Anche l’amore si intensifica, capisci cosa vuol dire anche la quotidianità dell’amore e mi sono stupito di quanto sia bello. Per cinquant’anni sono stato uno zingaro per i miei viaggi, questa volta sono costretto a vivere la mia quotidianità. La paura c’è. Quando morirà quel maledetto virus farò una festa incredibile.”
Sul tempo trascorso in casa e sulla possibilità di usarlo per riflettere, Albano aggiunge: “ Sto scoprendo nei libri di fotografie l’altro passato vissuto intensamente ma che non ho mai avuto tempo di visionare. Ora sto avendo tempo di farlo e devo dire che ho avuto un passato interessante, intenso, come lo è anche il presente. Cosa avrei fatto in quel periodo se avessi avuto l’esperienza di oggi? E’ una domanda che mi sono fatto spesso, sto revisionando il mio passato, anche artistico. Di errori ne ho commessi senza fine, però il buon Dio mi ha voluto bene e mi ha sempre salvato. Sono stato uno non troppo attento alla carriera, non mi sono mai organizzato con l’impresario giusto, con tutte quelle cose che ho imparato vivendole, ma grazie a Dio è andata bene.”
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