“Obliquus Experience” è il nuovo EP dei Nakbyte pubblicato il 17 gennaio 2020. Siamo arrivate un po’ tardi, ma anche noi ci siamo fatte conquistare dalle melodie elettro rock di questa particolare band.
Nakbyte – Obliquus Experience
Chi ci segue da un po’ sa che l’elettronica non è proprio il nostro genere. I Nakbyte ci hanno tratto in inganno. A primo impatto, giudicando le grafiche e i titoli, abbiamo pensato di trovarci di fronte l’ennesimo album elettronico e invece loro ci hanno sorpreso.
Non lo neghiamo: l’elettronica c’è, ma è solo un’ingrediente piacevole in una “torta” rock. Quattro brani insoliti e carichi di energia. Sullo stile un po’ dei Pink Floyd ogni canzone dura una media di cinque minuti. I Nakbyte hanno creato un EP quasi completamente strumentale. Non ci sono veri e propri testi, ma solo spezzoni di audio tratti da film famosi o interviste.
“Obliquus Experience” si apre con il brano “Obliquus” il miglior manifesto del gruppo. In cinque minuti i Nakbyte si presentano al mondo. Elettronica suonata da veri rocker! Questa canzone ha dentro di sé un po’ degli Iron Maiden. Quel rock metal duro e avvolgente classico della band. Il sound si mescola perfettamente con l’elettronica dei Nakbyte.
Sempre molto più rock che elettronica c’è “Turtles”, brano completamente strumentale. “Scuti Crash” e “Revolution” invece rimangono più sull’elettronica.
Vista la nostra premessa è facile indovinare che “Obliquus” è il brano che più ci ha colpito. I Nakbyte ci hanno sorpreso e questa è la loro più grande forza. Ci si aspetta un sound elettronico classico e ci si ritrova un pizzico di metal. Allo stesso tempo può essere un punto debole: difficilmente un rockettaro si fermerebbe ad ascoltarli. In poche parole il sound non ci dispiace, ma la grafica potrebbe trarre in inganno.
“Obliquus Experience” è, come dice il nome stesso, un’esperienza trascendentale nel rock. Lo consigliamo anche a chi, come noi, non ama l’elettronica.
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