Primo Maggio 2020: un concerto “virtuale”

Primo Maggio

Una piazza San Giovanni vuota, scura, sotto la pioggia di Roma.
Ambra Angiolini visibilmente commossa, sola, apre il Concerto del Primo Maggio 2020, che però di concerto ha ben poco.

Inizia con una riflessione, Ambra, ricordando come in questi tempi duri, il compito di questa serata non è festeggiare come siamo sempre stati più o meno abituati a fare, ma riflettere. Riflettere e porre attenzione sulle molte domande, troppe, che abbiamo in questo momento. Solo questo, perché ci tiene a precisare anche durante il corso della serata, che di risposte non ne hanno. Primo Maggio 2020

La serata

Si parte quindi con la musica.

Quello che molti temevano è che sarebbe stato un continuo collegamento skype e di dirette con audio di scarsa qualità, magari monologhi retorici dei cantanti, e invece no. Ha parlato la musica per davvero.

Molti cantanti hanno registrato la loro esibizione all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ovviamente senza pubblico, altri invece ripresi nelle piazze vuote, sulle terrazze di tetti panoramici.

Apre Gianna Nannini dalla terrazza Martini dal quale si vede il Duomo di Milano: vista pazzesca suggellata da un tramonto e dalle note di “Meravigliosa creatura” e “Sei nell’anima“.

Un’esibizione che per noi ha però avuto un impatto fortissimo è stata sicuramente quella de Lo Stato Sociale. “Un’estate in vacanza” eseguita in versione acustica in una Piazza Maggiore completamente vuota, in cui si sentivano risuonare solo le campane. Brividi di fronte ad un’immagine simile.

Forte però anche l’impatto degli artisti che si sono esibiti all’Auditorium: sembravano quasi essere delle versioni più intime registrate appositamente in studio. Abbiamo ammirato Alex Britti, Francesco Gabbani, Paola Turci, Aiello, Bugo, Niccolò Fabi, Tosca. Una Noemi in grandissima forma e un Fabrizio Moro alla ricerca di un pubblico, uno sguardo, un consenso che mancava.

Da brividi anche l’esibizione di Irene Grandi dalla sua Firenze vuota, così come Francesca Michielin in una versione acustica della sua “Cheyenne“.

Le tante domande senza risposta

E’ stata un’edizione strana ovviamente, che rimarrà per forza di cose nella storia, ed è stata un giusto equilibrio tra la musica e le domande, giuste, che il popolo italiano ha in questo momento. Ci sono stati collegamenti con maturandi che non sapranno ancora come affrontare i loro esami, così come gli studenti che frequentano la terza media, domande che riguardano i lavoratori dello spettacolo che sono tantissimi e probabilmente non torneranno al loro lavoro prima del 2021, domande anche sul sistema sanitario riguardante il fatto che quasi 10.000 medici neolaureati non possano aiutare ed esercitare la loro professione perché mancano le risorse per farli specializzare. Insomma, solo domande a cui al momento non sono state date risposte, ma che era giusto mettere in risalto all’interno di questo contesto. Primo Maggio 2020

E chiudendo la serata però, una promessa, grossa, Ambra l’ha strappata: “Mi è mancato tutto, ci è mancato tutto anche la pioggia che non si sa perché cade sempre il Primo Maggio. Mi chiedono ma perché sul palco non canti “T’appartengo”? Lodo (Guenzi), prepara Lo Stato Sociale: il prossimo anno la facciamo.

 

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