La band vicentina Anima Nera ad aprile 2020 hanno deciso di rendere pubblico il loro secondo disco, “Amantide”. Se il primo lavoro discografico era un concept album, in questo hanno deciso di rimescolare le regole con sonorità delicate.
Anima Nera – Amantide
Gli Anima Nera nascono nel 2013 e da quel giorno sono sempre stati indaffarati in mille progetti. Già due album, un best hit e la finale di Sanremo giovane. I ragazzi presentano la loro musica come “rock made in Italy”.
“Amantide” racchiude dentro di sé sonorità diverse. Il disco si apre con un brano un po’ fuorviante. “Alta tensione emotiva” ha un sound fresco, rock e dal ritmo calzante, molto diverso da tutte le altre canzoni.
Il disco si muove tra brani malinconici dal sound rock un po’ cupo, ad altri più sul pop. Ad esempio “Quello che ci rende unici” potrebbe essere tranquillamente una canzone uscita dalla penna dei Lunapop. Passando a “Farfalle di polvere” ci troviamo di fronte un brano più psichedelico che rock vecchio stile. “Chissà di chi sei adesso”, ricorda molto il cantautorato italiano. In poche parole Amantide ha davvero un gran numero di sound differenti dentro di sé. Più che definirlo un album rock vecchio stile, lo avvicinerei al cantautorato pop rock italiano.
In conclusione, alcuni brani ci sono piaciuti molto come “Alta tensione emotiva” e “Quello che ci rende unici”, ma in generale non riesce a catturarci davvero. Le canzoni sembrano un po’ troppo slegate tra loro, in più voce e strumenti ancora non si abbracciano alla perfezione. La base non è affatto male, ma forse manca ancora qualcosa.
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