Una delle domande che mi viene posta con più frequenza è: perché gli artisti inseriscono sempre tantissime bonus tracks nelle versioni giapponesi dei loro dischi? Mossa dalla stessa curiosità, mi sono documentata e ho trovato la risposta.
Versioni giapponesi dei dischi e bonus tracks
Gli artisti internazionali, soprattutto gli americani, pubblicano diverse versioni dei loro album: quella per l’Europa, per l’America e per il Giappone. Contengono quasi tutte le stesse canzoni, tranne la versione giapponese. Gli artisti occidentali arricchiscono sempre la versione per il Sol Levante con diverse bonus tracks e gadget insoliti.
Ma perché? Cos’hanno di così speciale i giapponesi? Non ci meritiamo forse anche noi lo stesso trattamento? Queste sono le domande che più frequentemente ci poniamo di fronte a questa “ingiustizia”. Ma ci sono dei motivi precisi per cui ai giapponesi vengono regalati brani esclusivi.
Se nel resto del mondo il CD fisico è passato di moda, in Giappone gli acquisti di album fisici e vinili è ancora molto alto. Nel mondo solo il 39 per cento delle vendite di musica riguarda cd e vinili fisici, mentre in Giappone la percentuale è doppia. Un’altra particolarità è che nel Sol Levante gli album costano molto di più che negli altri paesi. La cifra si aggira intorno ai 25-30 dollari a disco. Uno dei motivi per cui gli artisti inseriscono bonus tracks è per giustificare il prezzo più alto.
Un’altra ragione è per rendere quel disco da collezione. In Giappone c’è una forte passione per gli oggetti fisici, tant’è che nonostante l’evoluzione tecnologica è uno dei pochi Stati dove si preferisce il contante alla carta di credito. I fan giapponesi acquistano dischi non tanto per la musica, ma per sostenere il proprio artista. L’album fisico è diventato una vera e propria forma di merchandise, per questo vengono prodotte diverse versioni dello stesso disco.
Inoltre gli artisti occidentali aggiungono le bonus tracks e i gadget per attirare l’attenzione dei giapponesi. A differenza di altri paesi, il Giappone vanta un gran numero di band e artisti di qualità, così gli artisti occidentali devono inventarsi qualcosa di nuovo per rendersi appetitosi.
Un ultimo motivo potrebbe essere: premiare la fedeltà. Non tanto alla band, quanto all’acquisto di album. Ormai, come abbiamo già accennato, solo il Giappone è interessato all’acquisto e alla collezione di album fisici.
Piccola curiosità extra!
Suonare in Giappone per gli artisti emergenti occidentali è molto costoso sia per il viaggio che per le condizioni dei locali. La buona notizia è che l’artista può rifarsi di tutte queste spese portandosi dietro valige cariche di gadget e oggetti del merchandise. I giapponesi fanno razzie di queste cose. Parti con una valigia di oggetti e torni con una valigia di soldi, e non è una metafora!