Il 2020 è l’anno di Machine Gun Kelly! Arrivati a novembre è quasi impossibile che tu non sappia di chi stiamo parlando. Il ragazzino biondo con la chitarra rosa e un sacco di tatuaggi? Sì, è proprio lui. Machine Gun Kelly mette d’accordo quasi tutti, dai fan del punk rock ai rapper. Ma come ha fatto questo artista a conquistare una fetta così grande di pubblico? Andiamo a scoprirlo!
Machine Gun Kelly, il segreto del suo successo
Machine Gun Kelly è il nome d’arte di Colson Baker, classe 1990 e originario del Texas. Ha una bambina, già abbastanza grande, ed è fidanzato con Megan Fox (alla faccia!). Un piccolo recap della sua vita. Colson è stato vittima di bullismo ed ha dovuto convivere con l’abbandono della madre e la depressione del padre. E’ finito spesso in giri di droga, fino a quando non ha scoperto l’hip hop. E’ la musica a salvarlo dalla droga e dai pensieri negativi.
Colson si butta a capofitto in questo genere e in pochi anni riesce a farsi conoscere. Il 2012 è l’anno in cui ottiene i primi riconoscimenti, ma è nel 2016 che iniziano le collaborazioni importanti, come “Bad Thing” con Camila Cabelo. Machine Gun Kelly si fa subito amare per i suoi brani rapper, ma c’è un personaggio che darà una vera e propria svolta alla sua vita: Travis Barker, batterista dei Blink 182.
Machine Gun Kelly come tanti ragazzi degli anni ’90 ama il punk rock e con l’aiuto di Travis Barker lo ha riportato in auge. Il suo ultimo disco, Ticket To My Downfall, ha fatto letteralmente impazzire il web. Perché? Perché erano forse 10 anni che non usciva un disco punk rock.
Il successo di Machine Gun Kelly si nasconde proprio dietro questa collaborazione. L’artista è riuscito ad unire due generi: rap e punk rock.
Il rap negli ultimi anni sta davvero spopolando tanto da diventare il nuovo mainstream, mentre il punk rock è un po’ sparito dai radar, ma i millennials ne sentono la mancanza. Colson Baker ha avuto coraggio nel buttarsi in un genere un po’ contro corrente e fortuna nel farlo con il re indiscusso del punk rock. Se in un brano c’è lo zampino di Travis Barker, il successo è assicurato.
“Bloody Valentine” è probabilmente uno dei brani più azzeccati. Quel punk rock melodico che ci mancava. Un po’ Blink e un po’ novità.
Altra caratteristica del suo successo è il carattere di Colson. Disponibile con i fan, schietto e nei suoi brani racconta davvero se stesso. In generale il suo ultimo disco non ci dispiace, anche se non è niente di nuovo. E’ riuscito a fare successo in questo momento, grazie a noi nostalgici. Ticket To My Downfall è un disco che sembra uscito dal 2002 e per questo ha risvegliato il cuore di tantissimi fan del punk rock.