Karin Cerini racconta quest’anno nel suo nuovo singolo “2020 da dimenticare”

Questo non è stato un anno facile e Karin Cerini ha deciso di raccontarlo in musica. E’ uscito questo mese il suo nuovo singolo dal titolo “2020 da dimenticare”… come darle torto! Un brano fresco con un sound che mescola rime baciate a del buon pop ballerino.

«Voglio un’ora d’aria per tornare a respirare», canta l’artista, mettendo in luce quella ricerca di una normalità che fino ad inizio anno davamo per scontata e che ora appare lontana, incerta. «Sai che qui niente sembra più come era prima», «gli amici li vedo solo al cellulare», uno sfogo che accomuna tutta la Generazione Z, ma non solo: quel desiderio di tornare alla routine, ai propri tram tram quotidiani, alle uscite con gli amici dopo un’interminabile giornata di lavoro, è un’emozione che ciascuno di noi sente dentro di sé, indipendentemente dall’età anagrafica. Le emozioni avvicinano gli uomini, infrangono barriere e ci ricordano che siamo tutti uguali, tutti importanti allo stesso modo e che dobbiamo imparare a rispettare noi stessi e chi ci sta accanto.

Karin Cerini – 2020 da dimenticare

Il 2020 sta giungendo al termine. Un anno complicato, meditativo, che ha portato tutti noi a ragionare sull’importanza delle piccole cose, della salute senza dubbio, ma soprattutto degli affetti, del contatto. Un anno che finirà sui libri di storia per molteplici motivi, un anno, per la maggior parte del mondo, da dimenticare. Ed è proprio sulla base di queste riflessioni che la cantautrice locarnese Karin Cerini ha scritto “2020 Da Dimenticare” (Delma Jag Records), il suo nuovo singolo.

Anticipando un Capodanno molto particolare, “2020 Da Dimenticare” è una fotografia tradotta in musica di un periodo caratterizzato da lockdown, quarantene, città deserte e tanti disagi; molti visibili e sotto gli occhi di tutti, altri, più nascosti, più intimi, più personali, che Karin cerca, con assoluto rispetto, di lenire attraverso le parole del brano.

«Voglio un’ora d’aria per tornare a respirare», canta l’artista.

«Sai che qui niente sembra più come era prima», «gli amici li vedo solo al cellulare», uno sfogo che accomuna tutta la Generazione Z. Quel desiderio di tornare alla routine, ai propri tram tram quotidiani, alle uscite con gli amici dopo un’interminabile giornata di lavoro, è un’emozione che ciascuno di noi sente dentro di sé, indipendentemente dall’età anagrafica. Le emozioni avvicinano gli uomini, infrangono barriere e ci ricordano che siamo tutti uguali, tutti importanti allo stesso modo e che dobbiamo imparare a rispettare noi stessi e chi ci sta accanto.

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