Mosé Santamaria: “Faccio quello che mi piace di più, scrivere canzoni”

E’ uscito il 22 gennaio “Occhi Nudi”, il nuovo singolo di Mosé Santamaria. Brano accattivante e curioso, così tanto che abbiamo organizzato un’intervista con l’autore. Andiamo a conoscere meglio l’ideatore di “Occhi Nudi”.

occhi nudi mosé santamaria

Mosé Santamaria – Occhi Nudi

Ciao Mosè, è un piacere intervistarti! Stiamo ascoltando il tuo nuovo singolo “Occhi Nudi”. Questo brano è nato dagli avvenimenti legati alla pandemia o ti sentivi in una puntata di Black Mirror anche prima?

Questa canzone è nata dopo un momento di smarrimento conseguente a una perdita. Non amo parlare della situazione attuale. “Occhi Nudi” è stata scritta proprio per non dare per scontato la nostra quotidianità perché un giorno quando meno ce lo aspettiamo potrebbe essere rivoltata come un calzino. Per me questo brano ha un significato importante ovvero coltivare la propria gratitudine soprattutto nei confronti di chi ci vuole bene e all’improvviso potrebbe non esserci più.

Abbiamo letto nella tua biografia che hai partecipato a molti eventi interessanti (Premio Tenco, Sanremo Rock…), qual è stata l’esperienza più significativa della tua carriera finora?

Il momento più significativo è stata l’esibizione sul palco principale del MEI nel 2019, in quel momento mi son sentito volare sul palco, vedere persone che cantavano insieme a me i miei brani mi ha fatto sentire nel posto giusto al momento giusto. Un’esperienza bellissima.

Qualche aneddoto divertente che ti è capitato?

Ritrovarmi alla festa di compleanno sbagliato!

Ti mancano i concerti? Pensi che riusciremo a tornare sotto un palco quest’estate?

Fortunatamente sono molto impegnato a scrivere nuovi brani da non avvertirne la mancanza, o meglio sono in un momento positivo, faccio quello che mi piace di più, scrivere canzoni. Con l’estate mi auguro di suonare in molti festival.

Una domanda del nostro pubblico: quali sono state le tre canzoni più importanti della tua vita?

“Amico Fragile”, “Enjoy the silence” e “The man who sold the world”

Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail (o un drink) quale sceglieresti?

Martini Bianco con un fettina di lime e un ombrellino di carta come decorazione.

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