Machine Gun Kelly conosce davvero bene le regole del marketing e sa come far parlare di sé, nasce così Downfalls High il film. A settembre 2020 è uscito il nuovo disco del musicista “Ticket to my downfalls” e per tenere viva l’attenzione su questo lavoro ha pubblicato anche un film.
Machine Gun Kelly – Downfalls High
Piccola premessa: Machine Gun Kelly mi piace o almeno mi piace il suo ultimo disco. L’ex rapper con l’aiuto di Travis Barker, batterista dei Blink 182, sta riportando in voga il punk rock. Grazie Machine Gun Kelly, te ne sono grata. Quando è uscito il disco mi sono ritrovata la bacheca dei social invasa da amici e conoscenti che condividevano i suoi pezzi.
Quando il nostro biondino ha annunciato l’uscita del film non stavamo più nella pelle. Una volta pubblicato sono tutti impazziti… ma non ne capisco il motivo! C’è chi l’ha definito la versione punk rock di Grease. Io non lo definirei neanche film. Mi piace la sua musica, ma non credo proprio che si possa paragonare a Grease o semplicemente definirlo film. Si tratta semplicemente di un videomusicale più lungo.
La trama di Downfalls High è abbastanza piatta. Non sviluppata chissà quanto e sì, legata ai brani… ma manco troppo. Non sono i protagonisti a cantare. Vediamo la storia scorrere a ritmo di videoclip spezzettata da Machine Gun Kelly che suona in look diversi.
Nonostante mi piaccia l’artista e la sua musica, Downfalls High è una gran delusione. Assolutamente niente di speciale. Il protagonista è quasi uguale a Machine Gun Kelly solo che è moro. Se lo prendiamo invece come un videoclip per lanciare l’album, allora ci sto, allora diventa una cosa interessante. Come ho scritto all’inizio, non sarà un bel film, ma Machine Gun Kelly ci sa fare con la comunicazione. Ha studiato un piano di marketing davvero ben fatto. Tra i nostri amici ci sono molti addetti ai lavori anche internazionali e il giovane biondino per lanciare meglio il suo film, ha spedito a casa di alcune celebrità del settore un mini armadietto scolastico con dentro un “ticket to my downfall”, letteralmente un biglietto per il suo film. Un tocco di stile, innegabile!
Il film non ci è piaciuto, ma vorremmo conoscere chi gestisce la sua comunicazione perché merita dei complimenti.
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