I Lonesome Heroes sono una band alternative romana. Nascono nel 2017 e si ispirano alla scena punk rock californiana degli anni ’80 e ’90. Il primo album in studio “A Bandit Story” arriva nel 2018. E’ uscito da poco invece “On Fire“, il loro nuovo album. Ecco cosa ci hanno raccontato in questa intervista!
Intervista Lonesome Heroes
Ciao ragazzi, benvenuti su Brainstorming! Il vostro album “On Fire” è tipicamente hard rock. Parlateci un po’ di come è nato.
“On Fire” è stato un mix di fattori: alcuni brani facevano parte di una demo registrata un anno prima, altri li abbiamo composti direttamente in studio. Volevamo fare un album potente e melodico e che ripercorresse in qualche modo i generi musicali con i quali siamo cresciuti. Quindi siamo passati dall’hard rock al punk.
Come nascono i vostri pezzi? Qual è il processo musicale per comporre?
Di solito partiamo da linee melodiche ed un testo, tutto il resto viene arrangiato e creato insieme.
Abbiamo visto il vostro progetto “Lonesome Heroes – Diary” su youtube: un mini documentario a puntate che racconta la vita della band. Come nasce quest’idea? E quanto c’è di “programmato” e di vita vera nelle riprese?
Con LH – Diary non volevamo autocelebrarci: l’idea invece era quella di far vedere come una band qualsiasi, che si autoproduce in gran parte, vive le proprie giornate in studio. E sì, tutto quello che si vede nel mini documentario è assolutamente vero e non c’è nulla di preparato.
Quali sono le tre canzoni che più hanno influenzato la vostra vita e il sound della band?
Tre canzoni sarebbe estremamente difficile sceglierle. Abbiamo gusti seppur tutti in linea, comunque diversi.
Una canzone che avreste voluto scrivere?
Credo che “Comfortably Numb” dei Pink Floyd sia la canzone che ogni musicista vorrebbe aver scritto.
Come state affrontando l’emergenza sanitaria ed i suoi effetti sull’industria musicale? Vi ha dato più ispirazione o ve l’ha tolta?
L’emergenza ci ha tolto i live, ci ha tolto mesi di “libertà” anche nel vedersi per lavorare insieme, nulla in confronto a chi ha perso il lavoro o chi è in stand by. Questo ci ha dato comunque ispirazione, infatti stiamo per iniziare le registrazioni di un nuovo lavoro.
Ultima domanda di rito: se doveste descrivervi con un cocktail quale scegliereste?
Più che un cocktail forse direi un buon vino rosso, non siamo troppo giovani ma invecchiamo bene!