Apice battezza il suo 2021 con una dichiarazione d’intenti che sa di messa a nudo: “Sono anni” è il nuovo singolo del cantautore spezzino per La Clinica Dischi, disponibile su tutte le piattaforme dal 12.2.2021, per chiunque non abbia smesso di costruire su macerie.
Apice intervista
Ciao Apice, iniziamo con una domanda forse un po’ banale. Come mai questo nome d’arte? Che significato ha?
Ciao care ragazze di Brainstorming e grazie per le vostre domande. Mi chiamo Apice perché sono un egocentrico narciso con complessi di superiorità, perché sono un appassionato degli anagrammi e delle città abbandonate dell’entroterra campano. Non è vero, è solo il mio cognome. Ma sono vere anche le ragioni precedenti.
E’ uscito da poco “Sono Anni”, il tuo ultimo singolo. Come è nato questo brano?
Come gli altri, per negazione di me stesso. Credo che l’unico modo per definirsi (o almeno, illudersi di farlo) sia per sottrazione, perché “less is more” e tutto il resto non resta. Ho capito ad un certo punto che alla fine quello che sono l’avevo già intuito a otto, nove anni. Ora sto cominciando a levare tutta quella materia residua che negli anni ho accumulato intorno alla forma. Michelangelo disse che l’opera d’arte è già nel blocco di marmo. Credo sia un modo piuttosto efficace per esprimere quello che cerco di dire in “Sono anni”.
Il nostro pubblico è curioso di sapere: quali sono le tre canzoni più importanti della tua vita?
Oddio, complicato. Poi la vita è ancora lunga (e intanto tocco ferro) e di impegnarmi per così tanto tempo con tre sole canzoni non me la sento proprio. Se i vostri lettori avranno pazienza, ci riaggiorneremo tra qualche anno. Ultimamente, però, sto ascoltando tantissimo alcuni artisti che dovreste scoprire anche voi, se già non lo avete fatto. Per rimanere più o meno in linea con la domanda, ve ne cito tre: Ibisco, Rares e Marco Castello. Sono proprio bravi.
Qualche aneddoto divertente che ti è capitato?
Ho fatto il DAMS perché credevo che in Italia avesse ancora senso studiare arte e credere in una cultura che potesse essere mobile, rigenerativa e di tutti. Fa ridere, no?
Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail (o una bevanda) quale sceglieresti?
Il cianuro. La bevanda preferita da tutti i vip. Rende celebri. Provare per credere.