Ad un anno e mezzo da “Tutta Bianca”, Zerella ritorna con il suo nuovo singolo, “All’Una Con Te”. In occasione di quest’importante uscita abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il cantautore irpino.
Zerella intervista
Ciao, abbiamo ascoltato il tuo nuovo singolo. Com’è nato “All’una con te”?
È nato un pomeriggio quasi primaverile di tre anni fa, alla tastiera. Il pezzo ha subito parecchie revisioni fino ad essere quello che è oggi. È nato per esorcizzare le crisi, i gruppi Whatsapp e la rabbia che mi provocano i populisti.
Il tuo esordio è stato nel 2018, come sei cambiato musicalmente in questi tre anni?
Sono cambiato sicuramente rispetto al disco d’esordio, soprattutto nel modo di pormi verso la musica. Cerco costantemente una o più figure con cui confrontarmi sulla produzione delle mie canzoni e ami collaborare cercando di non tradirmi mai: vorrei crescere senza mai rinnegarmi.
Qual è l’esperienza che più ti ha emozionato nella tua carriera da artista?
Complesso sceglierne solo una.
Ti dico, però, che sicuramente l’impatto emotivo che nel 2017 ho provato aprendo un concerto dei Marlene Kuntz (sono stati un faro nella mia adolescenza) è difficilmente pareggiabile, anche in relazione a chi sono oggi.
Una domanda suggerita dal pubblico: quali sono le tre canzoni più importanti della tua vita?
“Per combattere l’acne” di Vasco Brondi; “Tonight, Tonight” degli Smashing Pumpkins e “Dire, Dire Docks” di Koji Kondo. Domani probabilmente avrò cambiato idea.
Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail (o un drink) quale sceglieresti?
Un Margarita, sicuramente; devo confessarti che, però, preferisco bere un Hemingway Special o un Long Island.