Il 4 marzo è uscito “Come in un sogno”, il nuovo singolo de l’Alchimista. Presentato in anteprima il giorno 3 marzo 2021 all’interno del Live Box di CASA SANREMO. Il nuovo brano parla di “impossibile che diventa semplice” e della forza di rialzarsi quando si è andati al tappeto.
Alchimista intervista
Ciao Alchimista, è un piacere intervistarti. Il 3 marzo hai presentato il tuo nuovo singolo a Casa Sanremo. Com’è stata quest’esperienza?
Un caro saluto alla redazione e a tutto il pubblico di Brainstorming Music! E’ un grande piacere per me rispondere alle vostre domande.
Cantare una propria canzone dal vivo sul palco di Casa Sanremo è una di quelle cose che non capitano tutti i giorni: è stata un’esperienza incredibile che mi ha arricchito moltissimo sia dal punto di vista artistico che umanamente. L’atmosfera che si respirava all’interno del Palafiori era quella dei grandissimi eventi e sono davvero felice di aver potuto presentare “Come in un sogno” in anteprima assoluta su un palcoscenico così prestigioso, anche perché è un brano al quale sono particolarmente affezionato
“Come un sogno” è il tuo nuovo singolo. Come è nato questo brano?
Ci sono dei momenti in cui le circostanze della vita sembrano aver preso il sopravvento e ci si sente sconfitti e sopraffatti dagli eventi.
“Come in Un sogno” nasce proprio da quella voglia di riscatto che è nata in me nel momento in cui tutto sembrava perduto.
La mia speranza è quella di poter trasmettere attraverso la mia musica coraggio e voglia di combattere anche tutte le persone che si sono trovate e che si troveranno nella mia stessa situazione, e aiutare anche chi mi ascolta e che si rispecchia nelle mie parole, a rialzarsi dopo le peggiori sconfitte. Perché sono convinto di questo: se quando la vita ci mette al tappeto, noi guarderemo le stelle, alla fine ce la faremo.
Ti sei esibito già su palchi importanti come il MEI di Faenza. Qual è stata l’esperienza che più ti ha fatto battere il cuore e perché?
Se devo essere sincero, ogni volta che penso all’esibizione del 3 marzo a Casa Sanremo, i bpm del cuore aumentano. Ma ho tantissimi altri ricordi indelebili perché ogni live è sempre unico e irripetibile.
Si, ho avuto la fortuna di vivere già tante esperienze importanti e conservo di tutte un bellissimo ricordo, perché, nel bene e nel male, mi hanno reso la persona che sono oggi.
Le esibizioni al MEI di Faenza e i concerti al teatro Altrove di Genova in occasione del “Friends Of Music Festival”, sono state alcune delle esperienze più emozionanti e insieme all’ultimo live a Casa Sanremo rappresentano alcune delle tappe fondamentali della mia carriera artistica finora. L’aver condiviso il palco con artisti di rilievo della scena musicale sia italiana che internazionale come Omar Pedrini, The Bastards Sons of Dioniso e Steve Hewitt dei Placebo, mi ha aiutato tantissimo a crescere e a migliorami e allo stesso tempo mi ha portato a credere sempre di più in me stesso e nella mia arte.
Come stai vivendo questa pandemia? Ti è stata fonte di ispirazione?
La sto vivendo davvero benissimo per diverse ragioni, una delle più importanti è che da questa situazione ho imparato in maniera definitiva a stare bene da solo, e, nonostante anche prima della pandemia non fossi solito frequentare tantissime persone, il dover passare la maggior parte del tempo con me stesso mi ha permesso di dedicarmi ancora con maggiore dedizione alle mie passioni.
Ho cercato fin dal principio di ricavare sempre qualcosa di positivo da questa situazione che per certi versi è molto difficile, e questo approccio ha contribuito ad aumentare tantissimo la mia produttività, il mio entusiasmo e la anche la mia spinta creativa. Quindi non so se è anche per merito della pandemia, ma l’ispirazione in questo periodo di certo non manca!
La mia speranza più grande però è che il mondo possa ripartire al più presto, per poter tornare a vivere le emozioni che solo il palco ti può trasmettere.
Una domanda del nostro pubblico: le tre canzoni che più hanno influenzato la tua carriera
Non ho tre canzoni in particolare, mi piace ascoltare tantissima musica anche di generi moto diversi tra loro e mi lascio influenzare da ogni artista che, attraverso la propria musica, riesce a trasmettermi una parte di sé. Quando questo succede me ne accorgo dai brividi.
Ultima domanda di rito: se dovessi descriverti con un cocktail (o una bevanda) quale sceglieresti?
Non ho una cultura sufficientemente ampia del meraviglioso universo dei cocktail, nonostante ne sia affascinato, per poter fare un paragone. Mi piacciono i drink in cui i contrasti si armonizzano. Sono un amante dei contrasti miscelati in maniera sapiente, perché da essi nasce quell’alchimia che cerco di ricreare anche nella mia musica, usando le parole e le emozioni come ingredienti.
Ora che mi ci hai fatto pensare potrei abbinarmi alla perfezione ad un Gin Tonic classico. E’ un drink che mi piace molto e all’interno del quale i contrasti si armonizzano, eleva la personalità e rende le conversazioni più interessanti.
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