Il 2 aprile è uscito “Noi”, il nuovo singolo di Giuseppe Condello. Il brano anticipa l’uscita del prossimo EP dell’artista. Abbiamo cercato qualche spoiler per voi con questa intervista!
Giuseppe Condello intervista
Ciao Giuseppe, è un piacere intervistarti. Abbiamo ascoltato il tuo ultimo brano “Noi”, come nasce questo pezzo? Cosa vuole trasmettere?
“N0I” nasce come la maggior parte degli altri miei brani: io che cerco l’ispirazione alla chitarra. E ricordo che mi frullava questo riff in testa a cui, fin dalle prime battute, mi è sembrato naturale cucirci sopra un testo che facesse riflettere sullo scollamento della gente, soprattutto di noi ragazzi, da ogni forma di partecipazione alla vita politica e quindi alla vita sociale di noi come comunità. Oggi i social network ci rendono sempre più soli e ci fanno perdere sempre più quell’aspetto legato alla ricerca del bene comune. Ho cercato di sottolineare questa cosa anche con il titolo, volendo essere provocatorio e speranzoso allo stesso tempo. Perché dobbiamo riappropriarci di una parte fondamentale della nostra natura umana che è la socialità.
Sei tornato in pista dopo tre anni dal tuo primo EP. In questo periodo ti sei dedicato ai concerti (pandemia a parte) o avevi solo perso l’ispirazione?
La parentesi “Altro Quando” l’ho chiusa in coincidenza con il mio desiderio di lavorare a qualcosa di nuovo. Volevo esplorare una direzione diversa, sia nella forma che nel contenuto, e ho deciso di non darmi limiti di tempo.
“Noi” anticipa l’uscita del tuo prossimo album. Come mai hai scelto questo brano come primo singolo?
Inizialmente avevo pensato di uscire con un brano diverso. Poi, però, andando a definire tutto, mi sono accorto che in “N0I”, i diversi giri di chitarra creano delle atmosfere coinvolgenti, che esaltano la grinta con cui ho cantato quello che al ritornello è un inno al plurale, che invita a superare questi tempi difficili. Ho semplicemente pensato che il sound e il testo lo rendessero il brano giusto al momento giusto.
Una domanda del nostro pubblico: quali sono le tre canzoni che più hanno influenzato la tua vita?
Me ne vengono in mente due: “American Idiot” dei Green Day, perché con questo pezzo ho compreso che la musica è un importante strumento di comunicazione, che può essere utilizzato anche con una funzione sociale; e “La guerra è finita” dei Baustelle, perché ha dato il via alla mia ricerca di canzoni italiane, datate e non, caratterizzate da testi di un certo spessore.
Ultima domanda: se dovessi descriverti con una bevanda/cocktail, quale sarebbe? E perché?
Non ne ho idea.
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