E’ uscito da poco “Cara D.”, il nuovo singolo del duo Dimore. In quest’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli artisti.
Dimore intervista
Ciao ragazzi, abbiamo ascoltato il vostro singolo. Come nasce “Cara D”?
Cara D. è una canzone matura perché segue un percorso che definiamo da “purgatorio” e di rinnovamento, vissuto in particolare da Alessandro che lo riportato a scrivere ed a cantare dopo 10 anni di fermo totale, dedito solo al lavoro principale ed allo studio. La prima parte della canzone ed il ritornello sono state scritte a penna su una moleskine del 2003 quando suonavamo ai tempi delle band delle medie. Una poesia rimasta incompiuta che poi è riemersa durante a Ottobre 2021. Tutti noi abbiamo conosciuto una Cara D. nella nostra vita, o la conosceremo. E non chiedetevi perché! Non è scienza infusa, è poesia.
Perché il nome d’arte “Dimore”?
Dimore come le nostre case, i nostri spazi personali, ogni posto che può essere definito Dimore è intimo e personale.
Leggiamo che entrambi oltre ad essere musicisti siete anche un ristoratore e un hospitality manager. Insomma, due dei peggiori settori del momento. Come avete e come state vivendo questa pandemia?
Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo deciso di cambiare approccio al nostro lavoro, di dedicare di nuovo tempo alla musica, alla scrittura ed agli arrangiamenti in questo periodo di resilienza.
Qual è la prima cosa che vorreste fare una volta tornati alla normalità?
Non vediamo l’ora di organizzare dei live, di stare di nuovo a contatto con il pubblico, ed il prossimo mese un live acustico a Firenze, location top secret!
Ora passiamo a qualche domanda di rito suggerita dal nostro pubblico: quali sono le tre canzoni che più hanno influenzato la vostra vita?
What’s my age again, Wonderwall, Lovesong.
Ultima domanda di rito: se doveste descrivere la vostra band con un drink, quale sarebbe e perché?
Dimore sono come un old fashioned un esplosione di sapori concentrati un tumbler
Leggi anche –> Mura Adami, fuori il nuovo emozionante singolo “E Mo?”